Ha ottenuto di poter patteggiare la pena, Said Chatiri, 54 anni il commerciante di origine marocchina trovato a luglio dalla polizia con l’auto farcita di un chilo di ovuli di hashish siglati Bmw e tavolette della stessa droga con il simbolo dell’euro. Nella sua casa, la polizia recuperò altri 600 grammi della stessa sostanza.
Il commerciante difeso dall’avvocato Gianni Menna è accusato di detenzione di sostanze stupefacenti. Il 13 novembre compare davanti ai giudici del Tribunale di Vasto. Dopo 2 mesi di carcere, dal 20 settembre Chatiri è tornato in libertà. Il cinquantaquattrenne, ritenuto un corriere della droga fini il 18 luglio nella rete dell’anticrimine all’uscita della A14. Nella Volkswagen guidata da Chatiri, sotto il sedile del passeggero, la polizia trovò 5 tavolette da un chilo ciascuna di droga.
Dal momento che l’uomo risiede a Ortona, il dirigente del commissariato, Fabio Capaldo, avvisò la squadra mobile di Chieti. Con loro venne fatta una perquisizione domiciliare a casa del marocchino e spuntarono fuori altri 600 grammi di hashish divisi in 9 ovuli con una strana sigla sopra. In totale gli agenti hanno recuperato un chilogrammo e 600 di sostanza stupefacente, valore 16mila euro. La polizia sta ancora indagando per scoprire a chi fosse destinata la partita di droga e da chi l’avesse avuta Chatiri. L’ipotesi è quella di spacciatori disseminati sulla direttrice Adriatica con l’asse Pescara-Vasto.
Paola Calvano (Il Centro)
