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Cartellone estivo, Prospero attacca: questo non è turismo

Le problematiche che si sono manifestate in città durante la stagione estiva appena trascorsa, non sono riconducibili ad un solo settore, ma a tutta l’amministrazione comunale che, nell’occasione, ha palesato tutti i suoi limiti”. Francesco Prospero (Lega) torna ad attaccare la giunta sull’argomento che ha tenuto banco in consiglio comunale e che ha visto la forte contrapposizione dell’opposizione e della maggioranza. La prima impegnata a rimarcare tutte le criticità della stagione turistica 2018, la seconda a difendere il proprio operato e a fare quadrato intorno all’assessore delegato, Carlo Della Penna, al quale gli esponenti del centrodestra e dei movimenti civici avevano chiesto di dimettersi.  Prospero sposta il tiro e se la prende con l’intero esecutivo comunale.

“L’estate 2018 sarà ricordata per le carenze idriche del mese di luglio, per gli accessi al mare interdetti, per gli scarsi collegamenti ferroviari che hanno interessato la nostra stazione, per le tante giornate rovinate ai cittadini e ai turisti dal semaforo “intelligente” di Vasto Marina, per le poche presenze nei mesi di giugno e luglio, per le code al Pronto Soccorso, per le buche presenti sulle strade e sulla passeggiata del nostro lungomare”, è l’elenco del consigliere comunale, “ma anche per l’approssimativa cura del verde e  per il cartello “Vasto città del brodetto”, posto sulla rotatoria di piazza Verdi, che ha dimostrato la confusione dell’amministrazione comunale la quale, non ha inserito nel calendario estivo alcuna manifestazione che riguarda il piatto principe della cultura marinara locale. Un’amministrazione incapace di fare promozione, assente nelle rassegne che contano e che, per attrarre i turisti, non concede ancora la possibilità di fare celebrare matrimoni nelle strutture e nei luoghi panoramici della nostra città come accade, invece, nella vicina Termoli. Quello che dispiace”,  continua Prospero, “è che, anche nel corso della discussione in aula, l’amministrazione comunale ha dimostrato di non comprendere cosa vuole dire fare turismo trincerandosi solo ed esclusivamente dietro un cartellone estivo ricco di eventi a pagamento merito, principalmente, degli organizzatori privati”.

L’esecutivo cittadino, dal canto suo, ha parlato di “accuse infondate” sia per quanto riguarda i costi sostenuti per l’organizzazione degli eventi (circa 400mila euro), sia per la mancata trasparenza.

Nel merito delle critiche è entrato l’assessore Della Penna, il quale, oltre a definire i consiglieri di minoranza “fanghisti e denigratori di professione”, ha elencato mese per mese tutti gli eventi organizzati dal Comune, spiegando perché alcuni di questi sono stati annullati.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

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