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“Civeta, sindaci espropriati di ogni potere”

“Il Consorzio intercomunale del Vastese destinato a diventare  la pattumiera d’Abruzzo? Si sarebbe potuto evitare se fosse stato modificato lo statuto e se gli amministratori del territorio non fossero stati espropriati di ogni potere di controllo sull’impianto”. Non le manda a dire Saverio Di Giacomo, sindaco di Monteodorisio, comune che ha contribuito a fondare il Civeta a tutt’oggi commissariato dalla Regione. La puzza che sistematicamente arriva dall’impianto di Valle Cena nelle case dei suoi concittadini e le notizie che si rincorrono sulla quarta vasca da 480.750 metri cubi di iniziativa privata, il cui progetto è in fase di valutazione di impatto ambientale, spingono il primo cittadino a ricordare alcuni passaggi emblematici, non senza lesinare critiche all’indirizzo di chi, a suo avviso, ha remato contro l’ente consortile.

“Quando ci sono le votazioni alle porte tutti sono bravi e vogliono fare gli eroi”, attacca polemico Di Giacomo, “anche persone che hanno fatto parte di quella  maggioranza che ha fatto commissariare il Consorzio. Ricordo che nel 2014, appena eletti, io e il sindaco di Cupello Manuele Marcovecchio volevamo modificare lo statuto per consentire al Civeta di partecipare alle gare d’appalto per la gestione dello spazzamento e della raccolta dei rifiuti urbani. Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con l’amministrazione comunale di Vasto che sistematicamente disertava le assemblee consortili impedendoci di apportare le necessarie modifiche al regolamento statutario e spianando quindi la strada al commissariamento che dura ormai dal 2015. Abbiamo protestato in Regione, puntato i piedi, ma non c’è stato niente da fare”, prosegue il sindaco di Monteodorisio, “ci hanno completamente espropriato di ogni potere di gestione e di controllo. Nel frattempo veniamo a sapere che esiste un progetto per la quarta vasca presentato in Regione dalla Cupello Ambiente, ma nessuno ci dice da dove arrivano i rifiuti che vengono conferiti nell’impianto di Valle Cena. Per non parlare della puzza che si sente ogni sera tra le 20 e le 21: un odore insopportabile che sta creando disagi in paese. Sono andato a verificare di persona per capire  perché questi episodi si verificano sempre in quella fascia oraria. Mi hanno detto che sono stati fatti dei lavori per eliminare l’inconveniente, ma la puzza si continua a sentire lo stesso. La gente reclama e se la prende con l’amministrazione comunale”.

Anna Bontempo (Il Centro)

di giacomo

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