Banner Top
Banner Top

Tiziana Magnacca: “Il Comune pagherà 430mila euro”

Il Comune è stato condannato ad un maxi risarcimento danni di circa 4 milioni e mezzo in favore del Consorzio Icea, ma l’esborso per le casse comunali sarà di soli 430mila euro, somma comprensiva di interessi e spese legali.

Spunta un accordo transattivo siglato dalla sindaca Tiziana Magnacca e dal presidente del raggruppamento di imprese edili, Gino Raspa all’indomani della sentenza con cui la Corte di Cassazione ha messo la parola fine all’ultraventennale contenzioso che avrebbe esposto finanziariamente l’ente ad un esborso milionario e ad un eventuale procedimento della magistratura contabile per danno erariale.

Che sia stato raggiunta una composizione bonaria alcune settimane prima che la suprema Corte si pronunciasse sull’annosa vicenda e che l’intesa siglata sia particolarmente conveniente per le casse municipali emerge all’indomani della decisione dei giudici romani che, nel dichiarare inammissibile il ricorso presentato dai legali dell’ente, ha condannato il Comune al pagamento di 4 milioni e 400mila euro. Per la definizione del contenzioso sono stati necessari 24 anni e ben otto sentenze nei diversi gradi di giudizio.

La transazione, firmata alcune settimane fa, prevede il versamento in favore del Consorzio Icea di 430mila euro, somma in cui sono ricompresi gli interessi e le spese legali”, spiega la sindaca, “non abbiamo mai perso di vista il bene dei nostri cittadini. Ci siamo impegnati per far vincere il buon senso e mettere in sicurezza il Comune rispetto a condanne pesantissime da un punto di vista finanziario, che sono di fatto arrivate. La transazione già raggiunta, che ora deve essere ratificata dal consiglio comunale, è frutto di una trattativa andata avanti per mesi e di uno sforzo congiunto che vede anche il Consorzio Icea responsabilizzato rispetto al futuro della città. Dopo aver chiuso le annose cause con il comune di Cupello”, aggiunge Tiziana Magnacca, ”quella relativa al caso Icea è un altro importante tassello per mettere fine a contenziosi pericolosi per i cittadini. Contenziosi che non abbiamo causato noi”, conclude riferendosi al fatto che la controversia definita dagli “ermellini” il 24 maggio scorso risale al 1994 e ruota intorno all’esproprio di dodici ettari di terreni a San Salvo Marina di proprietà del Consorzio, utilizzati per la realizzazione di alloggi di edilizia economico-popolare (area Peep). Non vuole invece rilasciare dichiarazioni Raspa, storico presidente del Consorzio che ha sottoposto la proposta di transazione al consiglio d’amministrazione, ottenendo il via libera.

Anna Bontempo (Il Centro)

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com