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Sciopero sospeso alla Te, “Un segnale all’azienda”

Lo scorso maggio 3 avevano deciso venti ore di sciopero per rispondere alla mancanza di investimenti. Ora i dipendenti della TE Connectivity, leader mondiale di tecnologia al servizio dell’Automotive che produce connettori elettronici, hanno deciso una tregua. Dopo diverse assemblee in fabbrica con le Rsu, i lavoratori del colosso internazionale che fattura di 12 miliardi di euro, hanno stabilito di sospendere la protesta in attesa delle novità che potrebbero arrivare il 21 maggio con la visita a San Salvo di un importante dirigente del gruppo.

“E’ un nuovo segnale positivo che i lavoratori vogliono lanciare “, dice Arnaldo Schioppa delegato provinciale della Uil. “ I dipendenti di questa fabbrica tengono moltissimo all’azienda e non si tirano indietro se ci sono sacrifici da fare. Sperano tuttavia moltissimo in nuovi investimenti e nel futuro”, ribadisce Schioppa.

La fabbrica di Piana Sant’Angelo occupa 200 lavoratori. I dipendenti sono in stato di agitazione dallo scorso 30 marzo. In questi giorni avrebbero dovuto incrociare le braccia, ma hanno sospeso tutto. Il 21 maggio arriverà a San Salvo uno dei dirigenti della multinazionale.

La speranza è che con lui arrivino buone notizie. Si preannuncia un incontro drammatico. Qualche settimana fa la direzione aziendale sembrava voler venire incontro alle esigenze delle maestranze . Poi è cambiato tutto. Non sono arrivati nè gli investimenti sperati nè l’annunciata espansione dell’azienda con conseguenti assunzioni. Tutto fermo, o peggio potrebbe esserci stato un ripensamento. In ogni caso l’azienda avrebbe deciso il futuro senza confrontarsi con i sindacati. Fatto che non è piaciuto nè alle Rsu , nè ai segretari provinciali sindacali. Lo stallo della trattativa sembra che derivi da una maggiore attenzione ai costi da parte dell’azienda, a causa di un cambio ai vertici dell’industria a livello internazionale.

Il clima a Piana Sant’Angelo è decisamente teso. A preoccupare i lavoratori è il silenzio e la mancanza di motivazioni sul passo indietro dell’azienda e sugli investimenti tanto attesi che avrebbero dovuto portare al raddoppio del capannone con conseguente ricaduta occupazionale La vicenda Te va ad aggiungersi ai problemi Pilkington, il colosso vetrario che salvo miracoli a settembre manderà a casa 140 lavoratori e continua a mantenere il riserbo sugli investimenti futuri.

Il 21 maggio sarà un giorno importante anche per la Pilkington. Il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca ha convocato per quel giorno tutti i parlamentari abruzzesi, i sindaci e le autorità preposte con l’obiettivo di convincere Pilkington ad investire ancora in Abruzzo.

Paola Calvano (Il Centro)

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