Sono pronti ad autotassarsi se il Consorzio di Bonifica non provvederà in tempi brevi alla sistemazione della strada “groviera”. Nel frattempo si mettono a disposizione per i rattoppi e chiedono all’ente consortile guidato da Franco Amicone di autorizzare i volontari.
Per l’associazione Eco School Ambiente e Cultura occorrono venti sacchi di bitume e 10 di ghiaia per rattoppare le 32 pericolose buche disseminate lungo la strada provinciale Vasto-San Salvo, la cui manutenzione è di competenza del Consorzio di Bonifica.
Si tratta di una strada di collegamento con i paesi interni per la cui sistemazione occorrerebbe una cifra irrisoria.
Suona come una provocazione la proposta lanciata dall’associazione presieduta da Paolo Leonzio, che nel corso di una recente riunione tenuta nella sede del sodalizio, ha discusso di alcune problematiche tra le quali l’aggravamento del manto stradale dell’arteria in questione.
“Uno dei presenti ha quantificato il costo dei lavori necessari per rattoppare le 32 buche che si sono formate”, sottolinea Leonzio, “basterebbero 20 sacchi di bitume e 10 di ghiaia, equivalenti a 50 pacchetti di sigarette e ad un’ora di manovalanza. La spesa per gli interventi è davvero irrisoria se paragonata ad eventuali sinistri che sicuramente comporterebbero dei costi nettamente superiori, senza considerare l’incolumità delle persone che viene messa a rischio”.
La prima segnalazione sulle pessime condizioni della strada risale ai primi di aprile. In quella occasione Leonzio faceva presente che l’arteria presenta un costante peggioramento della carreggiata, con danni per le automobili dei residenti e di chi è costretto a percorrerla.
“Al presidente del Consorzio di Bonifica chiediamo vengano presi i dovuti provvedimenti”, insiste il presidente dell’associazione, “in caso contrario siamo disposti ad autotassarci”.
Anna Bontempo (Il Centro)
