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“Residence Rossetti, il Comune se ne infischia!”

Sono ormai passati 5 mesi dalla nostra interrogazione che denunciava lo stato di degrado e di insicurezza del Residence Rossetti, tristemente divenuto luogo di spaccio e di occasionale dormitorio per i meno fortunati.

Nel corso della seduta consiliare oggetto della questione, avevamo chiesto all’amministrazione di sapere cosa intendesse fare per ripristinare degne condizioni di sicurezza per i residenti e per gli studenti delle vicine scuole dell’edificio abbandonato, se avesse intenzione di impedire l’accesso di chiunque con appositi transennamenti e se avesse verificato l’integrità strutturale dello stabile stesso e delle adiacenti gru che si ergono da un decennio.

Il Sindaco Menna si è limitato a rispondere sulla sicurezza strutturale che due sopralluoghi erano stati fatti mesi addietro dal Comune e per ciò che riguarda la situazione di degrado avrebbe attivato le forze dell’ordine.

In foto (scattata pochi giorni fa) si può vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti: nulla è cambiato.

Permane infatti la situazione di degrado del cantiere e la pericolosità derivante dalla presenza delle due gru che, da diversi anni, non sono soggette alle verifiche a carico della ditta costruttrice previste dal D.Lgs 81/2008.

A tal riguardo, è l’art.71 comma 11 del testo unico citato che obbliga il datore di lavoro a sottoporre le attrezzature di lavoro presenti nel relativo allegato VII (nel caso in oggetto gli apparecchi di sollevamento materiali di tipo fisso con portata superiore a 200 kg, non azionati a mano) a controlli periodici triennali per gli impianti di meno di 10 anni e biennali per i meno recenti.

Segnaliamo molteplici casi analoghi di comuni che sono intervenuti nei confronti delle ditte edili con ordinanze che ne hanno imposto lo smontaggio.

Vi è inoltre una importante sentenza del T.A.R. Emilia Romagna (la n.325 del 15/03/2006) che ha stabilito la rimozione a carico del proprietario di una gru in abbandono da oltre due anni, equiparandola alla nozione di “rifiuto”, ai sensi del D.Lgs 22/1997.

Ci si aspetta pertanto lo stesso comportamento da parte dell’amministrazione, oltre che il ripristino delle condizioni di pubblica sicurezza dell’area con un transennamento adeguato che ne impedisca l’accesso a malintenzionati e senza tetto.

Siamo stanchi dei vostri “controlleremo, verificheremo”, così come lo sono i residenti di quel quartiere che ci hanno chiesto aiuto.
Al momento possiamo solo prendere atto dell’ennesima inefficienza di questa pachidermica amministrazione, incapace di garantire la sicurezza dei vastesi.

MoVimento 5 Stelle Vasto

Res. Rossetti Aprile 2018

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