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Il tesoro del Comune di Vasto si chiama Pulchra

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Valgono  un milione e 300mila euro le quote detenute dal Comune all’interno della Pulchra, la società partecipata che si occupa del servizio di igiene urbana e della raccolta differenziata. A queste conclusioni sembra essere giunta la commercialista di Avellino, Adelina Di Pietro che dall’amministrazione ha ottenuto nei mesi scorsi l’incarico di valutare il pacchetto azionario del socio pubblico. Il condizionale è d’obbligo visto che sulla perizia rimessa dalla professionista campana c’è il più fitto mistero. Lo stesso sindaco Francesco Menna è abbottonatissimo.

“Affronteremo l’argomento in una riunione di maggioranza che vedrà anche la partecipazione della commercialista a cui abbiamo affidato il servizio di advisory finanziario”, si limita a dire il primo cittadino che non vuole rivelare il valore delle quote e non lascia trapelare l’orientamento del centrosinistra.

Ma una decisione dovrà essere presa e anche presto. Scade a luglio  il contratto con la Pulchra costituita nel 1998 tra il comune di Vasto (51%) e la Sapi di Gianni Petroro (49%). L’amministrazione ha di fronte tre strade: alienazione delle quote e contestuale proroga del contratto per altri cinque anni, affidamento in house del servizio di igiene urbana o l’indizione di una gara europea. Una scelta non facile che ha aperto una discussione interna alla maggioranza dove, stando ad indiscrezioni, ci sono diverse posizioni. Certo è che su questa partita si gioca il futuro della raccolta differenziata, ma anche del Civeta, il Consorzio Intercomunale che gestisce l’impianto di compostaggio di Valle Cena all’interno del quale Vasto detiene il 48% delle quote.

Nei giorni scorsi il sindaco ha smentito le voci circolate in città circa un affidamento del servizio ad Ecolan, cioè la società che gestisce la piattaforma ecologica e la discarica consortile di Cerratina, punto di riferimento per 53 comuni soci ricompresi nel territorio Frentano, Sangro-Aventino e Ortonese-Marruccino. In ogni caso non sarà facile prendere una decisione. Nel frattempo le minoranze continuano a fare le pulci al contratto con la Pulchra. Non esitano a definirlo “oneroso” i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle  che denunciano da anni “un meccanismo automatico di adeguamento della tariffa che provoca aumenti doppi rispetto agli indici d’inflazione”.

“E’ un problema che l’attuale amministrazione non ha mai voluto affrontare”, ribadisce Dina Carinci del gruppo consiliare pentastellato che dal sindaco Menna e dalla sua delegata, Paola Cianci attende risposte in consiglio comunale. L’occasione è la seduta convocata martedì, alle 9, dal presidente Mauro Del Piano.

Tra gli 8 punti all’ordine del giorno c’è anche la mozione presentata dalla Carinci e dal collega Marco Gallo sugli adeguamenti dei compensi annuali alla Pulchra.

Anna Bontempo (Il Centro)

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