Un operatore edile di 50 anni, Antonio Forgione, si è legato ieri mattina davanti all’ufficio anagrafe del Comune e, indicando una bottiglia contenente benzina, ha minacciato di darsi fuoco. “All’inizio del mese mi staccheranno le utenze”, ha spiegato, “il Comune non riconosce il mio stato di bisogno. Sono pronto a farla finita, così non posso andare avanti”.
Da quando la moglie è tornata al suo Paese di origine, Forgione sostiene di vivere in uno stato di indigenza. Il Comune ha chiesto la documentazione necessaria per l’eventuale erogazione di fondi di assistenza o un lavoro dignitoso.
Ieri mattina, dopo l’intevento dei carabinieri, l’uomo ha parlato ancora con il sindaco Manuele Marcovecchio. L’esito dell’incontro non è stato, tuttavia, positivo.
“Mi sento abbandonato”, insiste il 50enne, “sono disperato, non so più come fare per andare avanti”.
Paola Calvano (Il Centro)