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La fiaccolata contro la violenza sugli animali

Si sono radunati davanti all’ingresso della villa comunale e da lì hanno cominciato a sfilare, munite di striscioni e lumini, per le vie del centro storico davanti agli occhi incuriositi dei passanti. Insieme alle volontarie di Amici di Zampa, guidate dalla presidente Rosanna Florio, c’erano anche Grisou, Nuvoletta, Cucciolo e Jimmi, insieme ai padroni.

Hanno partecipato pure loro alla fiaccolata promossa dall’associazione vastese per dire no alla violenza contro gli animali e per condannare chi vigliaccamente se la prende con dei poveri esseri indifesi. Il corteo mesto e silenzioso ha ricordato anche Poldo, il randagio dagli occhi dolcissimi adottato dal quartiere Grasceta di San Salvo.

Aveva una cuccia e veniva accudito dai residenti. Era diventato la mascotte del rione. Non dava fastidio a nessuno, eppure lo hanno avvelenato mettendogli dell’antigelo per auto nella ciotola dell’acqua. Un gesto inqualificabile sul quale sta indagando la polizia municipale che sta cercando di risalire ai responsabili.

Appena ci siamo accorti che stava male lo abbiamo subito portato in Clinica Veterinaria, ma non c’è stato niente da fare”, racconta una volontaria, “è morto tra atroci sofferenze. Perché? A chi dava fastidio?”.

Alle sue spalle uno striscione con una scritta a caratteri cubitali: “Chiediamo giustizia per Poldo”.

Non è l’unico episodio. “Tempo fa hanno avvelenato 17 gatti a San Salvo. Sono gesti che vanno condannati senza se e senza ma, che non trovano alcuna giustificazione”, dicono le animaliste,“abbiamo voluto organizzare questa iniziativa per ricordare gli animali che non ci sono più di Sciacca, di Vasto, di San Salvo e dei paesi limitrofi. Questo mondo non è solo per gli umani, ma per tutti gli esseri viventi”.

Prima di sfilare per le vie del centro storico, piuttosto affollate per la concomitante presenza della Festa del cioccolato, le volontarie dell’associazione Amici di Zampa (sodalizio che gestisce il canile municipale di Vasto), hanno organizzato un sit in davanti alla villa comunale.

Vogliamo una legge che tuteli i senza voce, rispettando la vita e la voglia di non soffrire di tutti gli esseri senzienti”, spiega Concetta Costanzo, una delle promotrici della fiaccolata animalista che aveva lanciato l’appello su Facebook, “pene severe e posti idonei dove poterli curare ed accogliere”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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