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Omidicio Lizzi: “L’assassino non è qui in paese”

Omicidio di contrada Marracola .” L’assassino non è fra noi” Ne è certo il sindaco di Monteodorisio, Saverio Di Giacomo. Una certezza che deriva dal fatto che Antonio Lizzi fosse conosciuto da tutti e da tutti accettato per così com’era. “Certo in paese c’è preoccupazione e anche rabbia nei confronti dell’ennesimo gesto di violenza del quale nessuno qui riesce a comprendere il motivo”.

Il sindaco conferma l’ipotesi investigativa secondo la quale ,chi ha ucciso il pensionato di 69 anni non lo ha fatto a scopo di rapina. Qualche tempo fa la vittima aveva avuto problemi con Equitalia. “ Non era affatto benestante”, conferma Di Giacomo.

I sentimenti della gente, dopo l’ omicidio avvenuto il 2 febbraio e scoperto due giorni dopo dal consigliere comunale, Donato Lizzi sono tangibili. C’è preoccupazione e desiderio di verità. I controlli dei carabinieri proseguono. Anche ieri i militari sono tornati nella casa sotto sequestro. Cercano senza sosta riscontri e prove nel più assoluto riserbo. La sensazione di tutti è che il giallo potrà essere risolto solo dai risultati delle perizie eseguite dai Ris. Occorreranno almeno 20 giorni per avere le prime risposte. E se come sospettato dal sindaco, l’assassino è arrivato da lontano, neppure le indagini sulle tracce biologiche potrebbero risolvere il mistero. Ma perchè Di Giacomo esclude che l’omicida non sia un paesano?.

” Antonio Lizzi non aveva un carattere facile ma questo a Monteodorisio lo sapevano e lo accettavano tutti. Chi non amava il carattere del sessantanovenne lo teneva a distanza. Nessuno avrebbe mai alzato una mano su di lui”, assicura Di Giacomo.

Lizzi teneva tutti a distanza ed era molto sospettoso, sempre sulla difensiva. I vicini assicurano che al minimo rumore usciva da casa urlando. Nessuno il giorno dell’omicidio lo ha sentito urlare. Qualcuno ha premuto una mano sulla sua bocca. Qualcuno piuttosto forte che è riuscito a trattenere Lizzi. Qualcuno che probabilmente non era solo. Troppo violento e brutale il pestaggio risultato letale. Essere saliti sul corpo dell’uomo denuncia una violenza inaudita.

Quello che Monteodorisio vuole è che l’assassino venga trovato e punito come deve. Lizzi era un nostro cittadino , chi lo ha ucciso deve pagare. Assistiamo tutti all’impegno dei carabinieri e li ringraziamo per quello che stanno facendo”, conclude Di Giacomo.

Paola Calvano (Il Centro)

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