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Vastarredo, tre spaccate in soli otto giorni

Cinque spaccate in venti giorni, tre ai danni della stessa azienda, la Vastarredo. Il bottino dei ladri è piuttosto scarso. Pochi spiccioli. Grazie agli agenti della Federpol sono stati anche identificati due dei presunti autori dell’ultimo raid. Resta la rabbia e l’esasperazione degli indistriali.

“Questa città è diventata invivibile. Ogni notte la zona industriale subisce l’assalto dei ladri. Distruggono e fanno razzie per pochi euro. Non è più possibile andare avanti così”, é l’amaro sfogo di Remo Salvatorelli, titolare dell’azienda di mobili e arredamento per uffici, Vastarredo.

“L’azienda della mia famglia ha subito tre furti in otto giorni, il primo il 19 gennaio, il secondo domenica 21 e il terzo venerdì 26. Grazie alla Federpol, i ladri hanno preso molto poco ma per tre volte consecutive hanno forzato la macchinetta del caffè e portato via gli spiccioli. Poi hanno aperto la cassaforte, gli armadi, i cassetti e il distributore delle bevande. Hanno provocato danni all’ingresso e all’interno“, dice l’anziano indistriale, già presidente di Assovasto.

Per tre volte consecutive sono arrivati dalla ferrovia. Hanno rotto la rete e hanno raggiunto il capannone. Pare alla vista dei vigilanti sono fuggiti. Uno aveva tuttavia una giacca di un colore particolare che non è sfuggito alla guardie giurate. Queste ultime hanno subito allertato i carabinieri descrivendo anche la curiosa giacca. Poco dopo i carabinieri hanno fermato un auto con due pesone a bordo, una delle quali indossava una giacca dello stesso colore di quella segnalata dagli agenti di Federpol.

I due automobilisti, pugliesi. Sono stati identrificati e su di loro sono in corso indsgini accurate.

“Non posso che essere grato sia agli agenti di Federpol e sia ai carabinieri. Gli uni e gli altri e con loro la polizia, fanno davvero tanto per difenderci, ma le aggressioni di sbandati e malavitosi ormai non si contano più. Servono più uomini e soprattutto mezzi. E’ davvero difficile andare avanti così”, conclude Salvatorelli.

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