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“L’ex Sindaco ha la linguetta velenosa, ma i giornalisti sono migliori dei politici”

Forse, anzi senza forse, è giunto il momento di esprimere totale solidarietà e vicinanza alla giornalista Anna Bontempo, vittima di pesanti attacchi da parte del Consigliere comunale Luciano Lapenna.

Accusare una giornalista di inventarsi una notizia non è mai buona cosa (soprattutto se la stessa non è stata inventata, poiché udita e riferita da diversi iscritti del Pd), ma è persino triste se l’accusatore si professa uomo delle Istituzioni, tra l’altro ex Sindaco, ex Assessore provinciale, ex Consigliere regionale, oggi anche Presidente Anci Abruzzo.

Lapenna, lo sappiamo, non è nuovo a questi attacchi. La linguetta è piuttosto velenosa e già in altre occasioni ebbe a esprimersi contro una “stampa venduta”.

Purtroppo, a seguito di questi attacchi, di inaudita gravità, tace l’Ordine dei giornalisti, tace la politica e tacciono le donne che talvolta, ma soltanto talvolta, si ricordano di spendere una parola in difesa delle donne.

È uno spettacolo deprimente.

Anna è una collega che da circa trent’anni copre la cronaca politica da Vasto per l’unico, vero quotidiano abruzzese. C’era prima di Lapenna e ci sarà dopo Lapenna.

I politici devono stare al proprio posto. Non devono intimidire, non devono lagnarsi, non devono scrivere letterine di Natale ai direttori per accusare i corrispondenti.

I politici devono pensare ad amministrare la città. Se non ci riescono, facciano mea culpa e si ritirino nelle loro case.

Prendersela con i giornalisti vastesi, tra l’altro sempre estremamente sobri, è un vizio vecchio e nuovo, che i giovani politici rischiano di ereditare insieme ai debiti. Le casse sono vuote, la città decade, la sicurezza non c’è più e la colpa è dei giornalisti, del terrorismo giornalistico. Non è vero e non è giusto.

Meno male che ci sono i giornalisti. Sono migliori dei politici. Teniamoceli stretti. Quando hanno la schiena dritta, ancora di più.

Davide D’Alessandro

Vice Presidente del Consiglio

davide d'alessandro

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2 Comments

  1. Alessio Di Florio

    Mi permetto di ribadire pubblicamente con questo post quanto già detto al telefono ad Anna Bontempo qualche ora fa. Innanzitutto mi preme sottolineare l’apprezzamento e la stima per una giornalista sempre corretta e sul pezzo, informata e capace di approfondire tematiche e questioni (e posso darne ampia documentazione). Se c’è qualcuna che s’inventa le notizie (e c’è) beh quella NON E’ ANNA BONTEMPO… Premesso questo, come ho anche ricordato con Anna al telefono, ci sono due cose che qualsiasi maggioranza e potere dovrebbero considerare tesori e ricchezze da tenere in alta considerazione: una stampa libera e un’opposizione viva e attenta. Sono il sale e i guardiani della democrazia … qualche mese fa un’esponente istituzionale uastarolo disse invitò a non avere mai paura, a mantenere sempre la schiena dritta, ad esprimersi liberamente. Bellissimi e condivisibilissimi concetti, ancor di più se espressi davanti alle “future generazioni”. E nella pratica quotidiana, quando l’espressione libera e la schiena dritta non si conformano e non sono allineati alla narrazione che si preferisce, che fa comodo, che si considera funzionale che fine fanno questi concetti? La sensazione è tutt’altra … in fin dei conti non è passato moltissimo da quando la stessa fonte della frase ha scritto su facebook che “tutti coloro che hanno dato un contributo a sinistra, dal punto di vista culturale e politico, stanno tutti dalla stessa parte”. I comitati contro il biocidio nella terra dei fuochi, i comitati contro la devastazione petrolifera e di tutte le grandi opere, ecc. ecc. i giornalisti d’inchiesta e i cittadini che hanno difeso ospedali e scuole, che hanno denunciato malapolitica, malaffare e mala-amministrazione, le tantissime e i tantissimi volontari che ogni giorno a qualsiasi latitudine operano con generosità e passione, coloro che non appartengono alla propria appartenenza?! Non esistono … Ecclesiam nulla salus la Chiesa Cattolica l’ha superato da illo tempore ma c’è chi l’ha ripristinato …

    sono 11 anni che il dibattito pubblico è segnato da espressioni come “Vasto non è Beirut”, “stampa disonesta”, “stampa ostile” et similia … ricordo ancora l’articolo di Michele D’Annunzio dopo una conferenza stampa senza possibilità di domande dove erano indicate 6 domande che non era stato possibile rivolgere all’allora Sindaco … ma di esempi se ne potrebbero fare altri ancora …

    Affermazioni così perentorie e dure meriterebbero ben altre cause … tipo i processi Histonium e Adriatico, tipo il “primo anniversario” (settembre scorso) dell’ultimo arresto di Ferrazzo ed altri con tutte le implicazioni sulla penetrazione della ‘ndrangheta nel vastese, il nuovo progetto di discarica d’amianto a Rocca San Giovanni, la bonifica di Vallone Maltempo (sulla cui situazione c’è chi è tornato di recente, per parte mia mi permetto di ripetere le domande poste in conclusione di quest’articolo su Terre di Frontiera http://www.terredifrontiera.info/commissario-discariche-ab…/ “Il cartello del cantiere, oggi divelto e gettato nell’erba, indicava data fine lavori 22 novembre 2016. Invece sono stati interrotti per un errore progettuale che ha costretto ad una perizia di variante. Una perizia che non è stata ancora approvata. L’amministrazione, a tal proposito, evidenzia “problemi di competenza insorti tra gli organi sovraordinati”. Con questa motivazione l’amministrazione comunale si è sollevata da ogni responsabilità. Ci chiediamo, pertanto, quali siano i problemi di competenza e quali gli enti coinvolti? La consistenza dell’errore? Chi l’ha compiuto? È possibile che nessun ente, compreso il Comune di Vasto, non abbia avuto la possibilità di accorgersene?”), la raccolta differenziata su cui gli obiettivi pare essersi “abbassati” e comunque c’è ancora tantissimo da fare (senza dimenticarsi l’isola ecologica), i metanodotti progettati in varie parti d’Abruzzo, le sorti della sanità abruzzese … come non pensare al futuro dell’ospedale, al taglio delle guardie mediche, a situazioni incredibili come la “colonnina” al pronto soccorso di Gissi (su cui si è espresso finora, e sono passati mesi e mesi, solo il consigliere provinciale di Casalbordino Pierdomenico Tiberio), alla realtà delle cucine degli ospedali tornata alla ribalta della cronaca in questi ultimi giorni … e ancora la riduzione e/o mancata erogazione di fondi regionali per malati gravissimi e disabili … magari per avere finalmente una parola chiara e definitiva sull’impianto per l’insacchettamento a Punta Penna (il cd. cementificio) … sono passati quasi due mesi dalla scadenza del periodo per le osservazioni pubbliche, teoricamente la procedura di Vinca doveva già avere una svolta (che potrebbe essere positiva, positiva con prescrizioni o anche negativa …). Sono già passati due mesi invece dal dossier “Per Punta Penna tira una brutta aria” di alcune associazioni. Alcuni passaggi meritano di essere risottolineati “L’assenza di elementi conoscitivi di base, come lo stato della qualità dell’aria, la tutela della salute dei cittadini e dei Beni ambientali, rischia di spingerci in basso nella graduatoria dei paesi progrediti … le promesse Centraline fisse di monitoraggio atmosferico non solo non sono state installate ma risultano anche escluse dalla Programmazione regionale, con buona pace del Piano di Tutela della Qualità dell’Aria. Parimenti, a nulla sono valsi i tanti esposti ed appelli di Associazioni, Comitati e piccoli Imprenditori che sollecitavano a più riprese “…una tempestiva ed idonea azione di verifica e controllo…” e riflettevano “…ma in presenza di così gravi problemi sanitari ed ambientali, per giunta noti da tempo, che originano molto probabilmente da emissioni, non diventa un obbligo per l’Autorità Sanitaria adottare un Atto di sospensione del realizzarsi di nuovi insediamenti produttivi…” “…in ossequio almeno al Principio di Precauzione …” e chissà che non possa in futuro “scoprirsi” pure qualche sorpresa o meglio ancora dato, fattore, similia finora non diventato pubblico …

    è iniziato il 2018, anno nuovo ma vecchio blocco per il Parco Nazionale della Costa Teatina. Non sarebbe finalmente ora di smetterla con questa pantomima, questo stand by infinito? Non sarebbe ora finalmente che in maniera netta, decisa e perentoria la si smetta di far finta di non sapere perché e per chi siamo in questo limbo e decidersi a vararlo? Quale altra parte del mondo contempla una situazione simile, dall’Artico all’Antartico, dal Pacifico all’Atlantico? NESSUNO!!!!

    Potrei andare avanti ancora in un lunghissimo elenco. Ma mi fermo qui. Mi permetto solo una domanda: se questa è la reazione davanti ad un articolo il cui merito è intoccabile e non è minimamente stato toccato dal post facebook in questione (visto e considerato che nulla vi si dice nel merito), cosa dovrebbero dire i cittadini di un comune limitrofo – Casalbordino – che per la Costituzione e le leggi italiane hanno eletto dei rappresentanti istituzionali che – guarda un po’ il caso – non erano presenti ad una solenne commemorazione di un loro concittadino eroico in una delle date più importanti della storia italiana (potremmo anche dire la più importante, vero Natale laico della Repubblica) nella quale – guarda un po’ il caso – alla fine sono intervenuti tutti esponenti dello stesso “partito”?!

    ps: per la cronaca e la chiarezza, quanto ho scritto in questo post è puro pensiero e punto di vista personale. Né associativo né politico né altro … E non è concordato, quindi non coinvolge, nessun altro oltre il sottoscritto

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  2. Gabriele

    Quindi adesso se dico che anche a me anni fa mi fece cacciare da un quotidiano sn giocoforza più credibile…avessi avuto allora le prove che ha la Bontempo nn avrei esitato a querelarlo!

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