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In tutto il Vastese resta l’allerta criminalità

Un anno drammatico, ricco di eventi ma anche di episodi tragici. Il 2017 si è aperto con la morte di Jessica Tinari, 24 anni travolta  dalla valanga che ha investito l’hotel Rigopiano a Farindola insieme al fidanzato Marco Tanda, 25 anni.
Il 1 febbraio  un’altra tragedia che ha letteralmente sconvolto la città : la vendetta di Fabio Di Lello e l’uccisione di Italo D’Elisa , il ragazzo che aveva investito e ucciso la moglie di Di Lello, Roberta Smargiassi. Quattro colpi di pistola sparati a bruciapelo. Una storia d’amore e di dolore , una tragedia nella tragedia. Il 23 marzo Fabio Di Lello è stato condannato a 30 anni di carcere.
Il pm Giampiero Di Florio e il sostituto Gabriella De Lucia avevano chiesto l’ergastolo sostanziandolo con l’aggravante della premeditazione.
A marzo, ancora dolore con la morte dell’operaio della Sevel, Mauro Guerini, 39 anni , vittima di un incidente sulla Adriatica. L’ultimo dono di Mauro sono stati i suoi organi che hanno ridato la vita a 9 persone. Marzo e aprile sono stati i mesi dei furti e delle attività commerciali e stazioni di servizio svaligiate. L’Eurospin subisce due rapine in una settimana, il 23 e 30 aprile. Infuria la polemica sulla sicurezza.
Le dichiarazioni rassicuranti delle Istituzioni vengono smentite da un dossier di 600 pagine finito in Parlamentol con le accuse rivolte dalla Dda ai 149 indagati nell’operazione “Isola felice”.
Agli arrestati – contestata l’associazione a delinquere di stampo mafioso. I fatti riguardano questioni che vanno dal 2010 al 2012 e raccontano i tentativi di infiltrazione della ‘ngrangheta nel Vastese. Sulla vicenda è in corso un processo con 106 imputati. Vasto e San Salvo, secondo gli investigatori, sarebbero state la base degli indagati e i personaggi locali avrebbero avuto un ruolo di spicco nel clan gestito da Eugenio Ferrazzo.
L’operazione ha dato la stura al procuratore Giampiero Di Florio e al presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo di tornare a ribadire la necessità di tutela giudiziaria del Vastese, territorio ad alto rischio di infiltrazioni. colpo di La cronaca non si è fermata neppure in estate. A giugno un buttafuori è stato ferito con un colpo di pistola sulla riviera di San Salvo da un albanese di 27 anni. San Salvo, porta d’Abruzzo  è stata teatro di numerosi sequestri di droga, l’ultimo nel mese di Ottobre. I carabinieri hanno trovato 3 chili di droga a casa di un operaio albanese. Sempre a San Salvo si è verificato un altro gravissimo episodio sul quale i carabinieri stanno ancora indagando.
L’11 novembre un iprenditore di ritorno  a casa ha trovato due rapinatori davanti al portone del palazzo in cui abita che lo stavano aspettando. Con la canna di una pistola a pochi centimetri dal viso l’uomo è stato costretto a entrare nell’appartamento, per poi essere legato e rapinato di soldi e gioielli. I banditi, due giovani incappucciati, gli hanno portato via circa 50mila euro. A inizio novembre una misteriosa gang passando da un tombino ha raggiunto la direzione dell’ufficio postale dell’Incoronata e minacciando la direttrice pretendeva i soldi in cassa. Il colpo è fallito per l’arrivo di una impiegata.
Il 17 novembre 5 rapinatori mettono a segno una rapina nel salotto cittadino ai danni della gioielleria Scafetta. Grazie ai cittadini, alle videocamere e alla polizia 4 di loro sono stati presi. I carabinieri hanno invece arrestato una coppia di pugliesi arrivata a Vasto con una bomba per far saltare un bancomat.Il 2017 si è chiuso con l’arrivo a Torre Sinello del figlio di Riina e un tentativo di omicidio nel giorno di Natale fra cognati.
Paola Calvano  (il centro)
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