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“Abbiamo 4 milioni di crediti da riscuotere”

Riassorbimento del disequilibrio per evitare il ripetersi del ricorso alle anticipazioni di tesoreria, ma anche misure di carattere permanente come la costituzione di un ufficio strategico, di una banca dati e del piano delle dismissioni che contempla anche l’alienazione del parco acquatico Aqualand e delle partecipazioni di Pulchra ambiente. Sono le azioni che il Comune intende mettere in campo per eliminare le criticità segnalate dalla Corte dei Conti.

“Il buco di bilancio non c’è, anzi si registra un saldo positivo tra le entrate e le uscite, pari a un milione e 356mila euro”. Snocciola dati e cifre il sindaco di Vasto, Francesco Menna che in un’aula consiliare con molti banchi vuoti (i consiglieri di centrodestra hanno disertato la seduta) ha spiegato che i conti sono a posto e che il ricorso alle anticipazioni di cassa,  censurato dalla magistratura contabile, altro non è che la conseguenza dei crediti vantati dall’ente.

“Il Comune  deve avere  2,5 milioni dal Ministero di Grazia e Giustizia, 500mila euro per i servizi sociali, 35mila euro per l’affitto dei locali al Centro per l’Impiego e 93mila euro per il trasporto e l’assistenza scolastica specialistica”, spiega il primo cittadino, “sono soldi che abbiamo anticipato per garantire i servizi. La verità è che alle minoranze non è andato giù il provvedimento della Corte dei Conti che nel prendere atto dei chiarimenti forniti si è riservata di valutare, nelle successive attività di controllo, gli atti assunti. Hanno parlato per mesi di buchi di bilancio terrorizzando i cittadini e danneggiando l’immagine della città”, conclude Menna.

Ma le minoranze non ci stanno e ieri per marcare la loro distanza hanno disertato l’aula non senza spiegare le loro ragioni.

“E’ stato un consiglio farsa”, attacca Davide D’Alessandro nella conferenza stampa tenuta insieme a Vincenzo Suriani, Alessandro D’Elisa, Edmondo Laudazi, Guido Giangiacomo e Francesco Prospero, “hanno parlato Menna e Luciano Lapenna, unici responsabili  di un disastro finanziario senza precedenti. Il sindaco continua a mettere la polvere sotto il tappeto che quando sarà alzato il conto salato di una gestione amministrativa sciagurata e irresponsabile lo pagheranno i cittadini vastesi”.

Sulle barricate anche il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle. Dina Carinci e Marco Gallo, al contrario dei colleghi del centrodestra, sono rimasti in aula.

Si è impedito con un vero colpo di mano di partecipare all’analisi e all’adozione dei provvedimenti necessari per il riequilibrio delle criticità di cassa”, dicono i consiglieri pentastellati, “secondo i desiderata del sindaco, assecondato dal presidente del consiglio Giuseppe Forte e dal segretario del Pd, Lapenna, è stata imposta al consiglio una semplice presa d’atto, senza nessuna discussione, nessun emendamento, nessuna mozione  e soprattutto nessuna votazione”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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