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Loggia Amblingh e Piazza Marconi, 800mila euro

Un finanziamento di 800mila euro per mettere in sicurezza la balconata della Loggia Amblingh e per il completamento del versante di piazza Marconi. La Regione dà il via libera al cospicuo contributo che consentirà di avviare i lavori per il consolidamento di una delle zone più suggestive della città, ma anche a maggior rischio di dissesto idrogeologico. La notizia è stata annunciata ieri dal sindaco Francesco Menna. 

Il servizio difesa del suolo della regione Abruzzo ha dato la priorità assoluta al progetto di consolidamento della balconata della Loggia Amblingh e del completamento del versante di piazza Marconi, già interessato lo scorso anno da interventi della stessa natura, provvedendo allo stanziamento di 800mila euro”, fa sapere il primo cittadino che saluta “con soddisfazione questo risultato che giunge al termine di un intenso lavoro portato avanti, fin dai primi giorni del mandato, con la Regione, al fine di assicurare la messa in sicurezza di uno degli scorci più suggestivi del nostro belvedere. Il progetto definitivo”, ricorda Menna, “era stato approvato dalla precedente amministrazione comunale ed è recentemente diventato esecutivo, e quindi immediatamente cantierabile, con specifica determinazione del Dirigente del IV settore, l’architetto Michele D’Annunzio”.

La città di Vasto è inserita da tempo nella lista di quelle maggiormente vulnerabili, occupandone i primi posti. Il problema del dissesto idrogeologico riguarda tutto il versante orientale dell’abitato. E’ il caso di via Tre Segni (dove nel 2013 una palma è stata completamente risucchiata dopo il cedimento di una porzione di terreno vicino alla villa comunale), via San Michele, via Madonna delle Grazie, via Adriatica, via Magnacervo, Fosso Anghella, Sant’Antonio Abate e di Montevecchio, la collina verde che degrada verso il mare. Tutte zone la cui fragilità è nota e che richiederebbero un’attenzione particolare anche dal punto di vista urbanistico.

Nonostante i tanti interventi di consolidamento che si sono succeduti nel corso degli anni e  i milioni di euro spesi per gli interventi, il versante orientale della città continua a manifestare segni di cedimento. Per molti è colpa di una politica urbanistica poco attenta al territorio che ha permesso l’edificazione di ampie porzioni di suolo.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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