Il baratto amministrativo è una realtà anche a Casalbordino. Il consiglio comunale del piccolo centro costiero ha approvato all’unanimità il provvedimento che consente ai cittadini meno abbienti di pagare le tasse e i debiti con il Fisco con i lavori socialmente utili.
“Sono particolarmente soddisfatta”, commenta l’assessore comunale Carla Zinni, “perché tutti i componenti della maggioranza e dell’opposizione hanno approvato il provvedimento che aiuterà le famiglie di Casalbordino in questo momento di crisi. Ovviamente il baratto amministrativo non vale per i debiti pregressi. Su questa circostanza si è espressa in maniera chiara la Corte dei Conti. Stiamo inoltre valutando limitazioni in base al modello Isee”, annota la delegata della giunta guidata dal sindaco Filippo Marinucci.
Nei giorni scorsi era stato il consiglio comunale di Cupello a dare il via libera ad una formula introdotta dal decreto “Sblocca Italia” che ha previsto per i comuni la possibilità di accettare interventi di pulizia, manutenzione di aree verdi o di strade pubbliche da parte di quei cittadini che, trovandosi in difficoltà economiche, non riescono a pagare le tasse locali. In quel caso a proporre il provvedimento era stato il gruppo consiliare di minoranza “Il Cambiamento”. Un esempio che, si spera, venga seguito presto anche dai comuni più grandi. E’ il caso di Vasto dove, nonostante l’argomento sia approdato in aula già nel 2015 grazie ad un ordine del giorno proposto da cinque consiglieri comunali dell’opposizione, il baratto amministrativo non è ancora realtà. A sollecitarne l’introduzione furono Massimo Desiati, Etelwardo Sigismondi, Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete ed Andrea Bischia. Il documento impegnava l’amministrazione comunale alla redazione di un regolamento che definisse i criteri per l’accesso ai lavori socialmente utili.
Anna Bontempo (Il Centro)
