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Fosso della Paurosa, l’interrogazione di D’Elisa

Il tema del tratto di mare antistante il Fosso della Paurosa è al centro dell’interrogazione protocollata ieri mattina dal consigliere di minoranza Alessandro D’Elisa.

Lo stesso Consigliere, nell’interrogazione presentata, ha infatti fatto richiesta di risposta scritta circa l’ordinanza sindacale del 24 agosto relativa al divieto di balneazione della suddetta area marina.

Un’interrogazione -sottolinea D’Elisa, che “si è resa doverosa e necessaria al fine di ricevere l’opportuna informativa per conoscere le cause e le azioni che il Sindaco del Comune di Vasto ha intrapreso o intende intraprendere a tutela  dei cittadini e della riserva naturale. L’interrogazione proposta, infatti, oltre alla tutela della salute vuole portare un contributo nella direzione della difesa di un oasi naturalistica di elevato pregio. Singolarmente tale ordinanza non è stata tanto pubblicizzata, sì da impedire anche alle associazioni ambientaliste di potersi interessare a tale problematica”.

L’Ordinanza sindacale -sottolinea D’Elisa, è atto conseguenziale al rilevamento da parte dell’Arta Abruzzo di agenti inquinanti microbiologici di natura fecale”.

Come noto infatti, in data 24 agosto, il sindaco Francesco Menna, a seguito dei prelievi effettuati dall’Arta che avevano accertato un’elevata concentrazione di escherichia coli ed enterococchi, (imputabile presumibilmente ad uno scarso e cattivo funzionamento del depuratore della Casa Lavoro di Torre Sinello), si era visto costretto a firmare l’ordinanza di divieto di balneazione temporaneo per un tratto di litorale compreso “tra i punti di inizio e fine costa dello stesso”.

Un divieto di balneazione durato però, e fortunatamente, solo due giorni.

In data 26 agosto infatti, a seguito di ulteriori prelievi, l’Arta aveva accertato che “i valori relativi alla concentrazione di esherichia coli ed enterococchi, indici di inquinamento di scarichi fognari, sono tornati nella norma”.

Rilievi che avevano dunque portato il vice sindaco Paola Cianci, in assenza del sindaco Francesco Menna, a revocare tale divieto.

In attesa dunque di risposta da parte del sindaco Menna, il Fosso della Paurosa, resta, come ormai viene definito un “sorvegliato speciale”, in una di quelle zone che sono più interessate al turismo balneare.

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