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Un solo consigliere vota il piano regolatore

Tutti incompatibili, tranne uno. E’ stato votato solo da Raffaele Turco, nella sua duplice veste di assessore e consigliere, il nuovo piano regolatore del Comune. Gli altri dodici esponenti della maggioranza e della minoranza , compreso il sindaco uscente Remo Bello, sono rimasti in aula, ma non hanno potuto partecipare al voto per la legge sulla trasparenza.
Non ho terreni, né fabbricati e neanche parenti entro il quarto grado che possono vantare proprietà immobiliari”, spiega Turco, “ho dapprima assunto la presidenza, poi ho illustrato la proposta di delibera e alla fine ho votato da solo il provvedimento dopo aver acquisito il parere di legittimità del segretario comunale”.
Non sono mancati momenti di tensione e qualche scaramuccia con Luigi Di Cocco, esponente storico dell’opposizione consiliare che ha votato contro la Vas (valutazione ambientale strategica). A distanza di qualche giorno dall’assemblea civica, l’ultima prima del ritorno alle urne, l’argomento continua a tenere banco in paese, dove il Movimento 5 stelle parla di “ regole democratiche sovvertite”.
Due le circostanze che hanno indotto l’amministrazione di centrosinistra ad adottare la variante a ridosso della scadenza elettorale, periodo in cui possono essere portati all’approvazione solo atti urgenti: la presenza di un piano regolatore “datato” che risale al 1997 e il Parco della costa teatina che è in dirittura d’arrivo.
E’ stato tutto ampiamente motivato”, sostiene il sindaco Bello, “abbiamo ritenuto di adottare con urgenza il nuovo Prg nei 45 giorni antecedenti le elezioni perché ogni ulteriore ritardo avrebbe creato un danno irreparabile alla viabilità e alla urbanizzazione del territorio comunale che si bloccherebbe con l’avvento del Parco. Del resto non è stato possibile adottare prima la variante visto che l’ultimo parere del Genio Civile risale solo al 22 aprile. Ci siamo adoperati al massimo per raggiungere questo risultato”, aggiunge Bello, “e ora posso dire di essere estremamente soddisfatto. Se temo ricorsi? Ritengo che possano esserci, ma la procedura adottata è corretta”.
Cosa prevede il nuovo piano regolatore di Casalbordino? “E’ uno strumento urbanistico molto articolato”, riprende il primo cittadino, “che regolamenta la viabilità, amplia le zone turistiche, consente un lavoro di ricucitura del tessuto urbano e prevede anche un piano colore”.
Non crede che la nuova amministrazione comunale potrebbe decidere di modificarlo?
Rimetterci mano comporterebbe un danno gravissimo alla comunità casalese”, risponde convinto Bello, “con il rischio concreto di incorrere in responsabilità contabili ed erariali. Senza considerare che rivedere il piano provocherebbe un ritardo di almeno tre anni”.

Anna Bontempo

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