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A Vasto il Comune taglia altri due dirigenti

Diminuiscono i settori – che passano da cinque a quattro – si accorpano gli uffici tecnici e nasce un’unica grande struttura denominata “ Lavori pubblici e Urbanistica”. La giunta comunale rimette mano alla organizzazione dell’ente e, con l’obiettivo di conseguire “ottimali livelli di efficienza, efficacia ed economicità”, vara un nuovo modello organizzativo che consentirà al Comune di ridurre ulteriormente le posizioni dirigenziali. Attualmente sono tre i dirigenti in servizio: Vincenzo Marcello, Michele D’Annunzio e Pasquale D’Ermilio. I primi due sono di ruolo, il secondo è incaricato. Il numero dei dirigenti si è ridotto nei mesi scorsi con il pensionamento dell’ingegner Roberto D’Ermilio, storico dirigente del settore lavori pubblici, che ha lasciato il Comune dopo 42 anni, sei mesi e otto giorni di servizio. Con il pensionamento di D’Ermilio si è ulteriormente assottigliato il numero delle figure apicali, che è destinato a diminuire ancora dopo il provvedimento della giunta che ha accorpato Urbanistica e Lavori pubblici. La direzione della nuova struttura farà capo ad un unico dirigente e non più due. Non è la prima volta che l’amministrazione comunale mette mano all’organizzazione dell’ente. Nel 2008 la giunta guidata dal sindaco Luciano Lapenna approvò la nuova macrostruttura prevedendo, tra l’altro, la riduzione del numero dei settori da 9 a 6 ed avviando un processo di riorganizzazione volto a conseguire una razionalizzazione delle strutture burocratiche amministrative. Altri correttivi all’attuale assetto venivano apportati nel 2013, con l’ulteriore riduzione dei settori da 6 a 5. In quella occasione venivano posti a “staff”, cioè sotto le dirette dipendenze del sindaco, i seguenti servizi: polizia municipale, sistemi informativi e innovazione tecnologica e Sit, gare, contratti, appalti, avvocatura, società partecipate, pianificazione finanziaria e politiche comunitarie, controllo di gestione e controlli interni. Uno degli effetti di questa nuova organizzazione è il ridotto numero di figure apicali, un risultato che il sindaco Lapenna ha sempre rivendicato con soddisfazione, ma che, secondo i sindacati, non è sempre indice di risparmio sulle spese del personale. Infatti, in questi anni, l’amministrazione ha si ridotto i dirigenti (che sono andati in pensione e non sono stati sostituiti), ma ha aumentato a dismisura le posizioni organizzative e attribuito le alte professionalità, con modalità spesso contestate dai rappresentanti dei lavoratori. Si tratta di dipendenti a cui vengono assegnati incarichi di responsabilità (dietro compenso) e che nella gerarchia del personale vengono subito dopo le figure dirigenziali. Durante una recente assemblea convocata dalla Cisl tra le tante proposte c’è stata anche quella di riduzione delle posizioni organizzative.

Anna Bontempo

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