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Consorzio di Bonifica Sud, Mauro Febbo: “Annullate quelle delibere!”

 

Ancora polemiche al Consorzio di Bonifica Sud. Questa volta, in una risoluzione urgente presentata al Governatore dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, il consigliere regionale Mauro Febbo chiede la verifica e l’eventuale revoca  di alcune delibere adottate di recente dal Commissario Mastrangelo.

Questo il testo delle risoluzione firmata da Mauro Febbo: “Sapere se il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso e l’assessore regionale Dino Pepe sono a conoscenza delle ultime decisioni prese e delle delibere approvate dal Commissario Mastrangelo e nello specifico si chiede la revoca della delibera n. 63 del 10.12.2015 relativa all’aumento del 57% canoni idrici così come richiesto dalla terza Commissione Agricoltura, dai Comuni, dalle organizzazioni professionali  di categoria e dai contribuenti, la revoca e verifica delle delibere nn. 51, 56, 57, e 59 che riguardano sia le nuove assunzioni sia la procedura lavori delle centrali idroelettriche da realizzarsi, capire come mai non sono state ancora pubblicate le delibere del Commissario Leombroni che vanno dalla n. 1 alla n.8 del periodo 07.09.2015  al 05.10.2015”. Queste sono le richieste avanzate dal Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo attraverso una risoluzione urgente e dettagliata presentata questa mattina inerente gli ultimi atti deliberati al Consorzio di Bonifica Sud. “È proprio assurdo vedere che mentre il mondo agricolo soffre e si lamenta dell’aumento sproporzionato dei canoni idrici pari al 57% imposto senza nessun confronto, il commissario dell’Ente delibera una serie di assunzioni che potevano essere evitate con l’utilizzo del personale già in dotazione nella stessa struttura. Pertanto – conclude Febbo –chiedo il ritorno della Guardia di Finanza per verificare la legittimità e copertura economica delle delibere assunte negli ultimi tre mesi dal commissario agronomo Rodolfo Mastrangelo e dal predecessore Leombroni inerente la procedura di aggiudicazione delle centraline idroelettriche e, soprattutto, l’indizione immediata delle elezioni consortili che porti finalmente al ritorno dell’Ente ai legittimi proprietari visto che il 31 Marzo scade l’incarico all’attuale Commissario Mastrangelo”.

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