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FIOM: “Alla SEVEL carichi di lavoro insostenibili. Intervenga la Asl”

Si lavora troppo alla Sevel. I ritmi di produzione sono ormai insostenibili. E’ quanto ha denunciato la Fiom nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina. “Il taglio di dieci minuti di pausa dai 40 generali su cui si poteva godere sino a qualche settimana, fa rappresenta la punta di un iceberg”. Nella Sevel ci sarebbe stato un notevole peggioramento sia per quanto riguarda le condizioni di lavoro sia su quelle psico-fisiche dei dipendenti.

Nello stabilimento della Val di Sangro, secondo il sindacato, “si produce a ritmi serrati come se si avessero a disposizione trecento lavoratori in più. In realtà si tratta di un totale di 6.300 dipendenti, più 50 part-time e 250 trasfertisti, rispetto agli oltre 7.100 lavoratori del 2008”.

La Fiom è talmente preoccupata da chiedere l’intervento dei politici. Ma chiede, anche, alla ASL Lanciano-Vasto di monitorare ciò che succede nello stabilimento sia a livello di stress lavorativo che di peggioramento delle condizioni psico-fisiche dei dipendenti.

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