Autoporto di San Salvo: il presidente dell’associazione Ambiente e Sport, Paolo Leonzio e la responsabile del progetto Eco-schools europeo sono stati convocati da parte del comando della guardia di finanza per fornire chiarimenti agli investigatori incaricati dalla magistratura di verificare i motivi del degrado della struttura. Leonzio dopo aver fornito le notizie richieste alle fiamme gialle ha inviato un dettagliato resoconto anche alla Corte dei Conti di Roma e alla comunità europea. L’autoporto è dunque entrato nel dossier delle opere incompiute e su di lui si sono accesi i riflettori degli investigatori. L’elenco delle incompiute è lungo. Leonzio ha segnalato alle autorità preposte la super strada di località Casalbordino lido.
«La strada comunale è larga circa 10 metri e lunga 4 km. E’ stata regolarmente asfaltata e cementificata ai lati. All’altezza del ponte della A14 “Acqua Chiara” è stata interrotta per cause sconosciute», scrive Leonzio. Al centro della strada non trafficabile sono presenti blocchi di cemento, pericolosissimi in caso di nebbia e non segnalati». Altro caso analogo a parere di Leonzio è la strada iniziata e non completata nel territorio di Furci in località Morelle (lunga circa 1500 m, larga circa 8 metri).
«É regolarmente asfaltata, ma alla fine il progettista si è accorto del terreno argilloso e franoso, tanto da non proseguire i lavori», scrive Leonzio alla Corte dei Conti. Inoltre i volontari hanno segnalato altre opere in fase di stallo, come il Castello di Carpineto Sinello.
«Le segnalazioni sono state fatte alla procura competente alla Corte dei Conti e alla Comunità Europea, al fine di risalire ai responsabili delle opere, e per dare una risposta ai cittadini», spiega Leonzio. «I dirigenti delle associazioni che collaborano saranno vigili su tutti i problemi in passato segnalati e non risolti su tutte le discariche per la messa in sicurezza, viste le somme stanziate che risultano essere a opulente».
Il centro.it