La festa del Corpus Domini è stata, come ogni anno, un’occasione di forte comunione cittadina nel segno dell’Eucaristia con la guida spirituale del Pastore diocesano Mons. Bruno Forte. Sacerdoti, autorità, confraternite, scouts, ammalati e tantissimi fedeli hanno testimoniato la loro fede nel dono eccelso che Gesù ha lasciato all’umanità nell’Ultima Cena. Ma la visione più bella durante la celebrazione eucaristica, svoltasi il 6 giugno, nello spiazzale della Chiesa di S. Giovanni Bosco, e durante la processione per le vie della città (che si è conclusa davanti alla Concattedrale di S. Giuseppe), l’hanno offerta i bambini che nelle varie realtà parrocchiali hanno ricevuto quest’anno la Prima Comunione. Tutti vestiti di bianco hanno ricordato il candore che bisogna avere quando ci si accosta a prendere l’Ostia Santa.
Intensa la riflessione offerta dall’Arcivescovo, all’omelia. “E’ il tema dell’Alleanza quello che attraversa i testi della liturgia – ha esordito Mons. Forte – e c’è un’alleanza con Dio, tra di noi e con il mondo”.
L’Alleanza con Dio, ha proseguito Padre Bruno, viene stipulata con il sangue. E ciò significa che noi diventiamo suoi. L’Eucaristia ci fa capire che Dio dona se stesso per darci la possibilità di unirci a Lui con tutto il cuore.
Ma l’Alleanza con Dio, ha aggiunto il Vescovo, deve esprimersi anche nell’alleanza con gli altri. Dobbiamo, quindi, sforzarci di donare con gioia noi stessi ai nostri fratelli, ma dobbiamo anche essere capaci di ricevere. L’Eucaristia ci fa un solo popolo, una comunione di fratelli e sorelle e ci stimola al rispetto reciproco, al perdono, alla misericordia.
Il terzo punto sviluppato dal Pastore della Diocesi ha centrato il tema dell’Alleanza con il mondo. “La Chiesa non esiste per se stessa, ma è una Chiesa in uscita, come dice spesso Papa Francesco, è una Chiesa che si fa servizio per gli altri”. L’augurio finale di Padre Bruno è stato il seguente: che le Comunità parrocchiali portino la forza dell’Eucaristia nelle periferie del mondo, diventando sempre più testimoni della Carità per i più poveri e più abbandonati.
Luigi Medea