Non torna a fare il dirigente, almeno per ora, ma ottiene l’assegnazione della “alta professionalità” attribuita lo scorso mese di gennaio, insieme alle posizioni organizzative, a sei dipendenti del Comune che sono ancora in attesa degli aumenti in busta paga.
L’incarico è stato assegnato ad Alfonso Mercogliano, tornato lo scorso settembre in servizio nell’Avvocatura comunale, ufficio in cui ha lavorato fino al 2007 prima di assumere le funzioni dirigenziali da cui è stato sospeso dopo la sentenza del tribunale di Vasto che ha condannato l’ex dirigente alla pena (sospesa) di otto mesi per il reato di abuso.
La decisione di attribuirgli l’alta professionalità è stata presa dalla giunta municipale sulla scorta di una richiesta presentata dallo stesso dipendente – che il 1° aprile scorso ha riottenuto l’iscrizione all’albo speciale annesso all’Ordine degli avvocati – e tenuto conto del regolamento sul funzionamento dell’Avvocatura comunale che riconosce le posizioni di lavoro di “alta professionalità” ai legali assegnati al servizio. Il riconoscimento attribuito si dovrebbe concretizzare in un aumento dello stipendio che dovrebbe essere di circa 500 euro al mese, ma che allo stato è difficile quantificare alla luce delle scarse risorse finanziarie messe a disposizione dall’ente: 123mila euro da attingere al fondo della produttività. Ne sanno qualcosa i sei dipendenti comunali che lo scorso gennaio hanno ottenuto l’agognata “promozione”, ma che ancora oggi aspettano gli aumenti.
Insomma, le nuove responsabilità sono arrivate, i soldi no. Da qui il malumore che serpeggia negli uffici. «L’amministrazione comunale avrebbe dovuto reperire nuove risorse finanziarie nel momento in cui ha deciso di assegnare le nuove posizioni organizzative e gli incarichi di alta professionalità», commenta Antonio Di Lena, della segreteria territoriale del sindacato autonomo Diccap, «ora, con ogni probabilità, si vedrà costretta ad effettuare tagli anche a chi gli incarichi ce li ha da tempo. Pensare di attingere risorse diversamente sarebbe inaccettabile, oltre che penalizzante per il restante personale», chiosa il sindacalista.
Le nuove posizioni organizzative – figure apicali che vengono subito dopo quelle dirigenziali e che vengono ritenute strategiche per il funzionamento della macchina amministrativa – sono state conferite lo scorso gennaio dai dirigenti dei vari settori interessati con un decreto di nomina successivo all’espletamento di un avviso. Sei i dipendenti che hanno usufruito delle “promozioni” riservate a quelli in servizio in altrettanti settori: urbanistica, servizi, tributi, gare-appalti e politiche comunitarie.
Anna Bontempo (il centro)