”Il Gruppo EMARC, attraverso il suo Amministratore Delegato, scusandosi per il ritardo della risposta a causa degli impegni contingenti negli USA, conferma l’interesse per l’operazione di riconversione e dichiara che entro i mesi di aprile-maggio, verrà formalizzato il relativo Piano industriale.”: è questo il passaggio fondamentale contenuto nella nota che l’assessore regionale alle Attività produttive Giovanni Lolli ha trasmesso ai segretari provinciali dei sindacati FEMCA-CISL, Franco Zerra, FILCTEM-CGIL, Giuseppe Rucci, e UILTEC-UIL, Arnaldo Schioppa.
Si tratterebbe, dunque, di un interessamento reale da parte di una multinazionale che ha ben 5 siti produttivi in Italia a Lanciano, Melfi, Cassino, Chivasso e Vinovo, dove ha sede anche il centro di ingegnerie s viluppo del prodotto. Altri centri dell’azienda che produce tubolari, estrusi, profilati e stampati in acciaio, acciaio resistenziale e alluminio sono in Polonia, Romania, Turchia, India e Brasile.
Tra i clienti figurano le aziende del Gruppo FCA (Fiat Chrysler), Volkswagen-Audi, Renault, PSA (Peugeot Citroën). Insomma, se la iniziativa si rivelasse concreta ci si troverebbe di fronte a un’azienda in grado di dare quelle garanzie che possano consentire di superare i disarmanti errori e disagi della vicenda Silda – New Trade.
Probabilmente era questa la notizia che era trapelata da qualche tempo, ma, per ora, i sindacati restano con i piedi per terra. “Prendiamo atto di tale comunicazione – scrivono – e attendiamo fiduciosi, senza illudere nessuno (visto quanto accaduto in precedenza), una convocazione per avere maggiori informazioni su questa operazione”.