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Petrolizzazione, Smargiassi (M5S): “Mazzocca come al solito “risolve” tutto con promesse e belle speranze non supportate da fatti”

“Se la politica non avesse impiegato 14 anni per decidere i perimetri e il Parco fosse già completo, anche nelle regole, potrebbe esserci una speranza”: questo il commento del consigliere regionale Pietro Smargiassi sull’ormai concreta realizzazione di Ombrina Mare 2 di fronte le coste dell’Adriatico, all’indomani della lettera con la quale una delle pioniere della lotta alla deriva petrolifera, Maria Rita D’Orsogna ha scritto al governatore D’Alfonso per chiederne un forte impegno in prima persona dinanzi al governo per sostenere questa battaglia.

“La professoressa D’Orsogna – scrive Smargiassi – si è sentita rispondere dall’assessore Mazzocca che “la Giunta regionale d’Abruzzo farà tutto ciò che è in suo potere per evitare l’insediamento di nuovi impianti petroliferi sul proprio suolo e nel proprio mare. Quanto al caso di Ombrina, non ci precludiamo eventuali ricorsi alla giustizia amministrativa di fronte ad atti governativi che non sposino la modalità della sostenibilità ambientale.” Mazzocca come al solito, vedi il caso del Palazzo d’Avalos di Vasto, “risolve” tutto con promesse e belle speranze non supportate da fatti. D’Alfonso ha assicurato in campagna elettorale di difendere il nostro mare Adriatico dagli UFO; bene, noi aspettiamo che si trasformi in “Man in Black” e inizi ad agire davvero!”

Il consigliere regionale vastese solleva anche alcune perplessità quando dice: “la Giunta di D’Alfonso non lo ha ancora chiarito: era consapevole della riunione della commissione per Ombrina? Non ci è nemmeno concesso di sapere se un suo delegato sia andato ad assistere alla suddetta riunione oppure no. La resistenza del popolo a questo orrore di progetto si è fatta sentire nelle manifestazioni di piazza, nelle raccolte firme, nella risoluzione che il M5S ha presentato in Regione Abruzzo contro lo Sblocca Italia – altrimenti i politici non avrebbero mai impugnato, davanti alla Corte Costituzionale, l’art 38 del decreto in aiuto delle popolazioni nel teramano. Il coro dei cittadini abruzzesi è unanime: NO Ombrina. Ci rendiamo conto del paradosso di un Parco in cui gli agricoltori, da quanto si sa, non potranno difendere le loro colture dai parassiti, quando il pericolo ambientale maggiore arriverà dal mare?”

Non poteva mancare un affondo al PD e ai suoi alleati: “ma il paradosso più eclatante – chiosa Smargiassi – è stato quello fra i politici locali, che a squarciagola giuravano di essere acerrimi nemici di Ombrina Mare, e i loro colleghi di partito a Roma, che intanto votavano a favore della petrolizzazione. Il M5S è abituato a portare avanti con coerenza le stesse battaglie a ogni livello istituzionale e non è disposto a farsi prendere in giro dalle convenienze politiche e dagli interessi delle lobbies”.

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