Fedele è l’unico aggettivo che trovo per ricordare Lucia Berardi, la cara amica che s’è appena addormentata per sempre. Moglie fedele al suo Antonio; mamma fedele al figlio Gigi; figlia fedele alla memoria della sua famiglia e del padre don Luigi, che fu un autentico personaggio in quel di Dogliola e nel Vastese; donna fedele ai suoi Ideali religiosi e politici ai quali conformò con intransigenza e con coerenza la sua vita privata e pubblica, Lucia è stata agli occhi miei e di tanti amici della mia generazione un esempio di cosa vuol dire la fedeltà e di quali significati e riferimenti, di quali precetti, si nutra questa parola ormai desueta nel linguaggio e nei comportamenti di oggi. L’ eredità che lascia nel momento in cui se n’è andata, leggera in punta di piedi e con la discrezione che appartiene soltanto alle donne nobili d’animo e di buona educazione quale era lei, è tutta in questa parola che si coniuga con un’altra, in disuso anch’essa, che si chiama onore. Poca cosa forse per chi ha della vita una concezione materialista, un patrimonio invece immenso ed incommensurabile lasciato a quanti sono alla ricerca di un senso vero da dare alla propria esistenza. Grazie di essere stata tra noi e grazie di avermi onorato della Tua amicizia fedele, cara donna Lucia.
Giuseppe Tagliente
