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L’Ufficio turistico nell’Agenzia culturale. Scatta la protesta

Dalla sede centrale e strategica di via Adriatica, nel centro storico, a quella più decentrata e periferica di via Michetti. La Regione annuncia lo spostamento dell’ufficio Iat (Informazione ed accoglienza turistica) destinato ad essere inglobato nell’Agenzia di promozione culturale ubicata di fronte al distretto sanitario, che diventerà Agenzia per la promozione culturale e turistica. È bastato l’annuncio del direttore del dipartimento Trasporti, mobilità, turismo, e cultura della Regione Abruzzo, Giancarlo Zappacosta, per scatenare la reazione di amministratori comunali e associazioni di categoria. L’occasione è stata fornita dal recente incontro sul Parco della costa teatina che ha registrato le posizioni dell’Assobalneatori e della Confindustria, nettamente contrarie alla perimetrazione considerata penalizzante sia per le imprese turistiche sia per quelle industriali.

L’annuncio del trasferimento dell’ufficio Iat, dato a margine della riunione e senza utilizzare i canonici canali istituzionali, è stato accolto con disappunto dall’assessore Marco Marra, presente all’incontro in rappresentanza dell’amministrazione comunale. «È intuibile da chiunque l’inutilità di un servizio in una struttura per nulla accessibile al turista per la sua locazione periferica», commenta con disappunto il delegato ai parchi e alle riserve del Comune, «peccato, però, non aver sentito l’indignazione da parte degli operatori turistici presenti all’incontro e dell’Assobalneatori». 

Insomma, l’amministrazione non ha la minima intenzione di assistere inerme alla smobilitazione dello Iat, che si tradurrebbe in una ulteriore penalizzazione del territorio. La scelta viene contestata anche da Assoturismo, la federazione della Confesercenti che aggrega le imprese del settore turistico, fornendo loro informazione ed assistenza. «I punti informativi devono stare nei posti frequentati dai turisti», ammonisce Simone Lembo, direttore provinciale Assoturismo, «né tantomeno ha senso inglobarli nell’Agenzia di promozione culturale. Chiederemo un incontro al Comune e alla Regione con l’obiettivo di scongiurare il trasferimento dell’ufficio Iat, anche con iniziative congiunte, se necessario. Mi risulta, comunque, che l’amministrazione comunale si sia già mossa, chiedendo ai vertici regionali di riconsiderare tale scelta».

Anna Bontempo
(Il Centro)

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