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Chieti, studentesse accusano il professore: ci tocca

È una vicenda giudiziaria da trattare con pinze quella di un prof teatino finito sul registro degli indagati per presunte molestie sessuali verso cinque studentesse dell’ultimo anno. E’ una storia che fa parlare molto, e da mesi, nel Liceo Scientifico delle Scienze applicate che ha sede nel prestigioso Itis “Luigi di Savoia”, in via D’Aragona, e che ha spinto un gruppo di genitori indignati a lanciare un appello alla procura e a rendere pubblica l’inchiesta. «Fate presto» hanno in sintesi detto le famiglie delle studentesse coinvolte al magistrato che conduce l’inchiesta penale, il pm Rosangela Di Stefano, e al procuratore capo, Pietro Mennini. Le indagini, stando la racconto dei genitori, partono da tre esposti giunti sul tavolo del dirigente scolastico, Edoardo Palazzo e da una prima denuncia-querela di una studentessa di 18 anni che riferisce di essere stata toccata, dalle spalle, dal professore che le insegna materie scientifiche. Sentita come persona informate sui fatti, la ragazza avrebbe aggiunto altri particolari come gli Sms oppure i messaggi via Facebook con cui il docente, poco più che cinquantenne, avrebbe iniziato a contattare la studentessa e le compagne di classe magari per fasi dare il numero di cellulare o andare insieme al cinema. Tutto sarebbe già agli atti della procura, stando al racconto dei genitori. Le altre ragazze, prese a verbale, avrebbero peraltro rincarato la dose delle accuse. «A me ha dato un bacio in bocca…», dice una. «A me ha toccato i seni», afferma un’altra, facendo andare sempre di più sulle furie le rispettive famiglie. Ma come ha reagito la scuola? Sulla base degli esposti ricevuti, il dirigente Palazzo ha subito avvisato l’Ufficio scolastico regionale e per il docente è scattata la sospensione dal servizio. Siamo a novembre quando le famiglie tirano un sospiro di sollievo. Ma l’ufficio scolastico, pur avviando un’indagine disciplinare che procede, ma non corre, parallela all’inchiesta penale, accoglie il ricorso dell’insegnante e, subito dopo Natale, lo reintegra a scuola facendo riesplodere la rabbia dei genitori che arriva alle stelle davanti ai voti del primo quadrimestre e alle gravissime insufficienze che proprio quelle ragazze si sono ritrovate davanti agli occhi: 2 , al massimo 3, i voti nelle materie insegnate dal docente denunciato. Anche questi voti però finiscono sul tavolo del magistrato così come, stando sempre allo sfogo delle persone coinvolte, entrano nell’inchiesta alcune dichiarazioni che definiamo “liberatorie” che gli studenti si sarebbero visti chiedere dal prof. Dichiarazioni che sarebbero state inviate all’Ufficio scolastico per smontare il procedimento disciplinare in corso. Ma i genitori degli studenti non ci stanno. Alla fine delle scorsa settimana, si sono riappellati alla procura chiedendo di fare presto. Anzi prestissimo. Lorenzo Colantonio (ilcentro)

 

 

 

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