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Il viaggio in Australia? Nonostante tutto va onorato

Che Luciano Lapenna sia un pessimo amministratore lo dico da sempre – e non ditemi che lo faccio perché mi ha “cacciato” dalla sua giunta. Ne ho i testicoli pieni più di un adolescente in calore, di questa storia – ma sulla polemica inerente il viaggio a Perth non sono d’accordo. Abbiamo almeno l’immagine da difendere. Certo è improponibile il paragone tra le due Città ed è stratosferica da distanza qualitativa tra gli Amministratori australiani e gli amministratori locali, tuttavia il “Gemellaggio” va onorato.
Dovremmo chiederci il significato di questo “Gemellaggio” e le risposte sarebbero diverse e di diverso tipo. Ci sarebbe da chiedersi come i cittadini di Vasto “partecipano” a questo “Gemellaggio”, come lo avvertono e la risposta è una soltanto: “non ne sono coinvolti”. Il discorso è lungo e finirei come al solito a sollevare “diatribe” che farebbero solo un po’ di rumore per poi finire, in attesa di prossimi viaggi di nostri amministratori in Australia. Ritengo invece che sia necessario mantenere contatti con quella realtà, cresciuta “anche” grazie alla grande comunità di nostri cittadini che sono emigrati in quel luogo “lontano”. Se non vogliamo parlare di “utilità” almeno dovremmo parlare di “rispetto”.
Fossero stati altri tempi avrei scherzato sul fatto, magari dicendo che non è rispettoso per i “vastaroli” di Perth inviare loro Luciano Lapenna e probabilmente avrei usato come sottofondo del mio lazzo il brano Angelina (di Louis Prima), ma ora parlo seriamente.
Mi infastidisce più il fatto che alcuni amministratori, che quando si viaggia gratuitamente sono sempre in prima linea, in questo caso, dovendo provvedere a pagare personalmente il proprio “biglietto”,  non sono partiti. Ma questa è altra storia.
Io non ho mai detto forza Juve così come non dirò mai forza Lapenna, tuttavia se deve rappresentarci Lapenna in Australia come la Juve in Europa, non posso tifare contro.
… e adesso mi ascolto Felicia no capicia.
I took Felicia to Las Vegas here’s my story
she spent the weekend eating chicken cacciatore
but when I said “I’d like to kiss ya”
Felicia no capicia

the way she gambled at the tables wasn’t funny
you should have seen the way she found to lose my money
but when I said “I’d like to kiss ya”
Felicia no capicia

she understood (she understood)
she heard me good (she heard me good)
when I said “have some real imported cheese”
but when I said (but when I said)
give me a squeeze (give me a squeeze)
you’d think that I was talkin’ Japanese

she never heard about the birds and bees
she was half ‘bruzzese and half calabrese
you ought to see the things I bought her
I took her out and spent my money just like water
but when I said “I’d like ta kiss ya”
Felicia no capicia

(no, she didn’t understand, no she didn’t understand)

she heard me fine (she heard me fine)
when I said dine (when I said dine)
and then she drank a half a case of wine
but when I said (but when I said)
come on let’s spoon (come on let’s spoon)
you’d think that I was askin’ for the moon
man that chick was as crazy as a loon
she was half sicilian and quarter cafone

I tried to make her feel relaxy
it cost me ninety-seven dollars for a taxi
but when I said “I’d like to kiss ya”
Felicia no capicia

she said “Luigi, let’s get married”
and… Luigi – no capici.

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