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Oggi si deciderà su date e punti all’Odg del prossimo Consiglio comunale

sigilli-villaggio molino - 3copCon ogni probabilità si terrà quest’oggi la conferenza dei capigruppo che dovrà stabilire le date e i punti all’Odg del prossimo Consiglio comunale. Secondo le prime indiscrezioni si parla di un prima convocazione fissata per il giorno 14 gennaio e la seconda per sabato 17 gennaio, così come dovrebbe esservi un unico punto in discussione, ovvero la sanatoria per il Molino Village.

Dopo la seconda diffida a portare il provvedimento in aula entro un mese fatta recapitare dalla proprietà alla presidenza del Consiglio sembra un passaggio ormai improcrastinabile anche se non obbligato.

Molte sono state le riunioni di maggioranza sulla vicenda alle quali talora sono stati chiamati a relazionare anche i tecnici del comune, confronti spesso animati fino all’ultimo di qualche giorno fa nel corso del quale Giuseppe Forte ha comunicato ai suoi colleghi di coalizione l’intenzione di procedere alla convocazione del Consiglio per dibattere del Village e della sua riconversione.

Una decisione attesa, quella dell’Aula Vennitti, anche perché un indirizzamento verso le richieste dell’impresa costruttrice potrebbe aprire il varco ad altre azioni in tal senso, tant’è che nei corridoi si vocifera di altri imprenditori pronti a seguire il percorso del Molino Village qualora l’assise civica optasse per l’approvazione del cambio di destinazione d’uso.

Ci sarà, però, da vedere cosa accadrà sui banchi del Consiglio: quel che è certo è che la sinistra estrema ha più volte espresso il proprio veto, mentre alcuni componenti del centrodestra sarebbero propensi a una soluzione positiva della vicenda, così come anche nel Pd sembrano esserci posizioni divergenti mentre nella maggioranza qualcuno ha già chiesto di attendere che la giustizia faccia il suo corso prima di addivenire a una decisione. E sì, perché su tutta la vicenda pende anche la spada di Dàmocle di un processo per varie violazioni con sei imputati. L’attendismo, però, potrebbe costare parecchio al Comune qualora la magistratura desse ragione all’impresa edificante perché potrebbe essere sottoposto a una pesante causa risarcitoria.

Ed allora, chissà quanti saranno i consiglieri presenti in Aula, già ridotti a 22 dalla obbligatoria assenza di uno che figura tra gli inquisiti ed un altro che rappresenta legalmente uno degli acquirenti degli immobili del Village venduti a privati.

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