Filippo Molino, stimato titolare della società che ha realizzato l’elegante ed esclusivo complesso Molino Village, a sud di Vasto Marina, ha inviato una seconda diffida al Comune di Vasto, intimandogli di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale il punto relativo al complesso residenziale finito sotto processo per la realizzazione di residenze private in una zona destinata ad insediamenti turistici.
La collega del Centro Anna Bontempo rifà tutte le tappe dell’intricata vicenda: il costruttore chiede il cambio di destinazione d’uso per poter sanare le irregolarità urbanistiche che gli contesta la Magistratura.
La richiesta del costruttore è legittima dal momento che c’è una legge regionale (la numero 49 del 2012) che consente tale possibilità.
Ma “a distanza di un anno dalla precedente diffida – scrive la brava ed esperta collega del Centro – la maggioranza di centrosinistra continua a tergiversare e, non avendo trovato la quadratura del cerchio su una vicenda che sta creando forte imbarazzo tra le forze politiche, non dà alcuna risposta all’imprenditore, che si è visto costretto a inoltrare una seconda diffida”.
“A questo punto – aggiunge il quotidiano dell’Abruzzo – il cerino è nella mani del Presidente del Consiglio Giuseppe Forte, che ha un mese di tempo per convocare l’assemblea civica e inserire il punto all’ordine del giorno.”
Come si ricorderà la pratica edilizia era arrivata in aula lo scorso mese di marzo, prontamente ritirata dal sindaco Lapenna per motivi di opportunità da ricondurre alle assenze registrate tra i banchi del centrosinistra. Sul Molino Village la maggioranza è in grande difficoltà. Sia Rifondazione Comunista che Sel sono contro a qualsiasi tipo di sanatoria.
