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Tributi, Teatro e Vigili, D’Alessandro a tutto campo

conferenza stampa-davide d'alessandro - 02Si è tenuto stamane davanti al Teatro Rossetti di Vasto l’incontro voluto dal consigliere comunale indipendente Davide D’Alessandro, inizialmente convocato per fare il punto sulla situazione relativa all’affidamento della direzione artistica del Teatro Rossetti, ma poi allargata alla questione dei tributi eventualmente non ancora riscossi e vertenza Polizia municipale. Come annunciato, il consigliere comunale si è fatto trovare con un gustoso casco di banane (offerto anche al consigliere di FdI Etelwardo Sigismondi, di passaggio), eletto a “simbolo” dell’amministrazione Lapenna.
Per quanto riguarda il Teatro Rossetti, per D’Alessandro “È assolutamente inaccettabile, a distanza di 40 giorni dall’espletamento della prova da parte della Commissione Esaminatrice, che non sia stato ancora proclamato il vincitore. Cosa aspetta Lapenna? Vuole far riammettere Bellafronte? Questo bando lo deve vincere per forza Bellafronte? Sono diversi anni che intasca 25mila euro per la direzione della Scuola Civica Musicale (a proposito, perché non si fa il bando anche per la SCM?), 21mila per il Teatro (trasformato in Auditorium poiché di teatro non v’è stata neppure l’ombra) e 26mila per noleggio attrezzature con emissione e riscossione di fatture per il Teatro da lui stesso diretto. C’è un esposto su questo fatto gravissimo e attendiamo i passi della magistratura. In più, Bellafronte entra in contenzioso con il Comune, diffidandolo dall’emettere il verdetto, e continua da chi diffida a essere pagato per la SCM. È vergognoso! Lapenna esca immediatamente da quest’altro intrigo e faccia pulizia e chiarezza. Ha detto che lui è responsabile della programmazione e non della gestione, scaricando l’operato delle fatturazioni sul dirigente D’Annunzio. […]”.
Secondo affondo per la questione dei tributi, sollevata dalla nostra testata: “Lapenna, dotato ormai di querela facile, può querelare chi sostiene che dipendenti comunali, consiglieri e amministratori, in maniera diretta o attraverso parentela molto stretta, non hanno pagato i tributi. Può anche fare una dichiarazione di smentita per affermare la certezza che nulla sia vero. Può utilizzare Lalla, che paga mille euro al mese, per fare un post. Se sta in silenzio, in assordante silenzio, alimenta il sospetto che stia proteggendo qualcuno. Se un Amministratore della sua Giunta non è a posto con il pagamento tributi, come può la stessa, da lui guidata, avere la credibilità per imporli ai cittadini? Se un consigliere di maggioranza non versa, come può approvare i tributi in Consiglio? Se il ministro Padoan tassa, può la moglie non pagare senza che il Governo non subisca conseguenze? Il Sindaco e i suoi assessori sono Cesare e la moglie di Cesare. Su di loro non possono gravare sospetti. Lui sa la verità. Se tace si rende responsabile e, soprattutto, dica cosa ha fatto e cosa intende fare per inseguire i debitori, comunque si chiamino, e recuperare tutti i crediti a favore dell’Ente. Dia l’Elenco dei debitori a chi l’ha richiesto. L’Elenco esiste, sappiamo dov’è, chi ce l’ha, non siamo balenghi. La segretaria Piazza non può dire che non esiste, perché è falso. Ma non possiamo rubarlo. Lapenna deve metterlo a disposizione dei consiglieri. La sua condotta è alquanto spericolata e impedisce l’accesso alla verità. Sta impedendo all’opposizione di fare il proprio dovere e alle casse del Comune di avere quanto gli spetta”.
Infine il capitolo Polizia municipale: “Mentre ci sono amministratori che non pagano fior di tributi, noi ci accapigliamo sui pochi euro per il lavaggio delle divise dei Vigili urbani? Ecco l’Amministrazione delle banane! Lunedì presenteremo un ordine del giorno che avrà al centro il ripristino della legalità, come chiede il Corpo di Polizia municipale, a cominciare dalla nomina di un Dirigente in divisa. Lo prevede la Legge. Lapenna non può considerare i Vigili alla stregua di quattro sfaticati e lavativi, screditandoli agli occhi dei cittadini e ironizzando sul flop della loro agitazione, che ha avuto adesione totale. Gli sono mancati i requisiti minimi per amministrare la città. Il Vigile non può essere considerato al di sotto di un operatore volontario della Protezione civile. Siamo all’abc del rispetto istituzionale. […]. Il Comune e il Corpo di Polizia municipale insieme formano la struttura portante dell’Istituzione. Se lo faccia spiegare dal suo amico Legnini, si faccia dare qualche lezione di bon ton istituzionale e, invece di sprecare altri 2.500 euro mensili per l’Associazione di Frangione, dopo che i cittadini vastesi versano 7 milioni di euro annui nelle tasche di Pulchra e Civeta, aumenti il numero dei Vigili e li doti di tutti gli strumenti necessari per garantire maggiore sicurezza a una città mai così insicura. Insomma, Lapenna avrebbe tante belle cose da fare se non fosse impicciato a salvaguardare soltanto se stesso, la propria carriera politica, i propri sogni di salire su ulteriori poltrone. Se non è in grado, tolga il disturbo e liberi la città da questa mediocrità che la sta offendendo da otto anni, segnandone un declino che rischia di divenire irreversibile”.

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