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Fondi per il Cotir e i Centri di ricerca abruzzesi, stavolta arriveranno?

cotirNon sono certamente annunci che meritano toni trionfalistici quelli che il buon assessore all’Agricoltura Dino Pepe ha rilasciato ieri parlando di un finanziamento parziale pari a 520 mila euro in favore della ricerca in Abruzzo.

Questo perché parliamo di vicende che si trascinano da tempo, come quelle dei mancati pagamenti degli stipendi per i centri di ricerca abruzzesi, Cotir di Vasto in primis, e quello delle incertezze per un futuro che appare ai più nebuloso.

Inoltre, non abbiamo contezza se si stia parlando di nuove cifre oppure di quelle che fanno riferimento ai fondi già stanziati dal Governo regionale targato centrodestra con l’ultima variazione di Bilancio da parte dell’Emiciclo e che per mesi sono stati al centro della querelle tra Mauro Febbo e la dirigenza del PD finita dinanzi al dito accusatorio dell’ex assessore all’Agricoltura per le attività ostative all’erogazione di tali fondi.

Questa sembrerebbe essere la strada più plausibile.

Intanto, però, l’assessore Pepe ha chiarito che al Cotir-Consorzio per le Tecniche Irrigue andranno 287 mila euro, al Crab-Consorzio Ricerche Applicate alla Biotecnologia 218 mila e al Crivea-Consorzio per la Ricerca Viticola ed Enologica in Abruzzo un finanziamento pari a 15 mila euro.

Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale specifica che l’importo totale delle spese di previsione per i programmi annuali dei tre centri di ricerca, è pari a 2 milioni e 868 mila euro e che il finanziamento parziale è stato approvato al fine di consentire agli stessi il completamento delle linee di ricerca, nonché di portare a termine i programmi di sperimentazione e di innovazione avviati. “La Regione” ha specificato Pepe, “ha ritenuto opportuno erogare ai centri di ricerca regionale tale finanziamento in modo anticipato al fine di salvaguardarne l’attività scientifica e i livelli occupazionali, con lo scopo di favorire l’avvio di nuovi progetti funzionali allo sviluppo del sistema agroalimentare abruzzese”.

È altresì vero che in un quadro già non troppo roseo, duqnue, il CdA del Cotir, ad esempio,è in attesa da oltre un mese di conoscere la data dell’Assemblea straordinaria che dovrebbe sancire la ricapitalizzazione del Consorzio che rimane, almeno per ora, a rischio chiusura.

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