Riccardo Sora, neo-commissario della Carichieti, stringe subito la cinghia, chiude i rubinetti della Banca e dice stop ai fidi facili. Ma, assicura, i piccoli risparmiatori nulla hanno da temere. “La banca – dice Riccardo Sora – prosegue regolarmente la sua attività. Pertanto, la clientela può operare tranquillamente presso gli sportelli”. Chi, invece, dovrà temere l’avvenuto commissariamento sono i grandi gruppi imprenditoriali, quelli barcollanti, che hanno verso l’Istituto di Credito debiti a sei zeri. Da oggi la selezione del credito sarà molto più attenta, qualcuno dice che sarà spietata. Anche perché sul rapporto che la Banca d’Italia ha inviato al Mef e che poi ha determinato il commissariamento della Carichieti si legge: “Anomalie hanno connotato gli anticipi su fatture, sistematicamente concessi in deroga alle regole ordinarie che prevedono maggiori cautele”. Ancora: “Diffuse irregolarità hanno interessato posizioni di rischio deteriorate, quali il mancato incasso dei crediti verso controparti primarie, l’anticipo di documenti a carico di nominativi già inadempienti e lo scarico di fatture scadute a fronte di nuove anticipazioni, prassi che ha determinato, inoltre, la mancata rilevazione degli insoluti”.