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Insieme alla Maestra è morta Vasto

eleonora gizziL’hanno cercata in tanti, forze dell’ordine, familiari, amici. Amici degli amici. Dal giorno della sua scomparsa, lo scorso 28 marzo.
Oggi, a poche ore dall’esame del Dna che ha confermato che il corpo martoriato è quello di Eleonora Gizzi, la 34enne maestra di Vasto che ha deciso di farla finita in un mondo che sembrava non essere mai stato il suo, la cosa che più lascia riflettere è il silenzio che ha accompagnato la città all’indomani del ritrovamento del corpo della povera signora.
Un silenzio inspiegabile, assordante. Assurdo. Un silenzio che sa tanto di sconfitta. Una sconfitta che non risparmia nessuno, dal primo all’ultimo dei cittadini. Nessuno spiega. Nessuno dice perchè non è stato possibile trovarla viva. Oppure morta senza dover attendere oltre 5 mesi.
Eleonora è stata cercata da tutti ma non è stata trovata. Eppure ha deciso di morire a poche centinaia di metri da casa, a poche centinaia di metri da un centro commerciale frequentato quotidianamente da migliaia e migliaia di persone. Ha deciso di lasciarsi andare a Vasto: non è fuggita, non è sparita. Non giocava. Aveva solo bisogno di aiuto che nessuno, dal giorno della sua scomparsa, è riuscito a darle. Dalle istituzioni alle forze dell’ordine. Dai cittadini ai familiari. Dai conoscenti agli amici. Insomma, NESSUNO le ha dato una mano.
In città si parla da mesi di video sorveglianza con il chiaro intento di cercare di arginare il fenomeno della microcriminalità. Si discute in aula consiliare, nei dibattiti televisivi, per strada.
In Città si parla da mesi anche della querelle tra Comune e Vigili Urbani. Di turno serale si o no. O di isola pedonale a Vasto Marina, come e quando farla. Oppure del perchè da una vita il servizio di trasporto urbano non funziona. Oppure perchè, ogni anno, per presentare il cartellone della manifestazioni estive, bisogna attendere fine giugno. Insomma, il più delle volte si parla da anni del nulla, o quasi, e poi che succede? Succede che Eleonora decide di morire a pochi metri da casa e non sull’Aspromonte e nessuno la trova viva. Anzi, la trovano morta dopo mesi e mesi di ricerche che non hanno portato a nulla se non a certificare la morte di una povera maestra che aveva deciso di farla finita. Come oggi, purtroppo, sembra essere finita Vasto.

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