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Bagni pubblici chiusi, Del Prete chiede l’intervento del Prefetto di Chieti

bagni-pubblici-chiusi-via-Crispi-VastoQuanto accaduto all’indomani della Notte Bianca, ovvero l’intero centro storico trasformato in orinatoio, ha lasciato pesanti strascichi riaccendendo i riflettori su un problema di igiene pubblica rappresentato dai bagni pubblici ormai chiusi da tempo per volontà dell’Amministrazione comunale alle prese con continui atti vandalici (dalla rottura di porte e finestre fino all’asportazione dei sanitari) che hanno gravato non poco sulle tasche di tutti i cittadini.

Era stato Luigi Marcello ad avanzare una proposta di affidamento a terzi della gestione delle strutture che avrebbero avuto, secondo le intenzioni del consigliere, maggiore attenzione sia alla pulizia che alla vigilanza. Proposta fino ad ora senza riscontri.

In queste ore è toccato a Nicola Del Prete intervenire sulla questione investendo del caso S. E. il Prefetto di Chieti Fulvio Rocco De Marinis attraverso una lettera di denuncia dello stato delle cose nella quale il consigliere di minoranza scrive:

“Ill.mo Signor Prefetto, in qualità di Consigliere comunale di codesto Comune, con la presente vengo a segnalarLe un problema che sta creando notevoli disagi ai cittadini vastesi ed ai turisti: la totale chiusura, in città, dei bagni pubblici. Si tratta di una problematica che ha risvolti negativi preoccupanti anche sulle condizioni igienico sanitarie delle strade del centro storico e dei luoghi appartati.

Il Comune di Vasto, pur essendo dotato di bagni pubblici, per motivi che sfuggono alla mia ragione, ha deciso di tenerli chiusi. E ciò accade da un paio di anni, dopo che ripetute azioni vandaliche hanno costretto il settore Manutenzioni comunale ad intervenire per la loro risistemazione.

Da allora, però, i bagni di via Crispi, di via Tre Segni, di Porta Palazzo e, soprattutto quelli di Vasto marina restano inspiegabilmente e colpevolmente chiusi. Sabato notte, in occasione della Notte Bianca, Vasto ha dovuto fare i conti con i limiti che una decisione del genere ha comportato: l’assenza di bagni pubblici ha indotto tantissime persone ad utilizzare le strade, i vicoli, i portoni del centro storico e le stesse attività commerciali e pubblici esercizi come orinatoi pubblici.

Al mattino di domenica, era pressoché impossibile camminare in centro a causa di un lezzo nauseabondo che si sprigionava da ogni dove. I residenti sono stanchi e avviliti per questa situazione di grave disagio, i bambini rischiano di prendersi malattie in strada, stiamo perdendo di credibilità nei confronti dei turisti che si chiedono in continuazione, e chiedono agli operatori commerciali cittadini, come mai la città, in centro, puzzi. Gli anziani che frequentano il centro storico e chi ha urgente bisogno del bagno, non sono dove andare e come fare.

Egregio Signor Prefetto, al cospetto del muro di silenzio dell’amministrazione comunale che continua a tenere chiusi a lucchetto i bagni pubblici, pur avendo la possibilità tra i propri dipendenti, di utilizzarne alcuni in qualità di custodi, Le sollecito un Suo intervento perché siamo al cospetto di una vera e propria emergenza sanitaria in centro storico”.

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