“Il Presidente del Consiglio comunale, Eugenio Spadano, e il Sindaco, Tiziana Magnacca, con tutta la maggioranza di centrodestra, hanno impedito, in sfregio alle più elementari regole democratiche e di buon senso, la discussione del punto all’ordine del giorno firmato dai consiglieri di SSD Angelucci, Di Stefano e Marchese e dal consigliere Sannino sulla riorganizzazione della Polizia locale di San Salvo che era proprio il punto per il quale il Consiglio stesso era stato convocato!”. La denuncia arriva a margine del Consiglio comunale di ieri da parte dei consiglieri di opposizione di SSD che attaccano: “Il vergognoso atteggiamento di Spadano, che ha calpestato ogni forma regolamentare e che dall’inizio dell’anno ha convocato solo due consigli comunali a dimostrazione di quanto questa amministrazione non produce e non lavora, ma soprattutto il violento e rancoroso linguaggio del Sindaco Magnacca, evidentemente stressata dalle vicende della Polizia locale e dalla sua acclarata incapacità a riorganizzare il Servizio, hanno guidato la maggioranza di centrodestra a votare il ritiro del punto dimostrando timore, disprezzo ed imbarazzo nell’affrontare un tema a cuore a tutti i cittadini. La signora Sindaca, che ha offeso gratuitamente i consiglieri di minoranza chiamandoli, tra l’altro, “piccoli e meschini” e di fatto impedendo loro di argomentare il punto all’ordine del giorno per il quale, ripetiamo, era stato convocato il Consiglio comunale, ha palesato problemi di equilibrio istituzionale e amministrativo. Noi non reagiremo agli insulti ma certamente investiremo le autorità competenti ed in particolare il Prefetto di Chieti del gravissimo comportamento di questa amministrazione antidemocratica e violenta. A noi sta a cuore la riorganizzazione del Corpo di Polizia Locale e non vogliamo (né è nostro compito) sostituirci alla Magistratura e alle sue prerogative, abbiamo delle proposte costruttive per far ripartire il Corpo a vantaggio della legalità, dei cittadini e del territorio, perché il Sindaco ha paura di parlare di questo argomento? Perché il Consiglio Comunale di San Salvo non può esprimersi su questa questione? Perché si impedisce alla minoranza di esprimersi? Un comportamento così antidemocratico non si era mai visto nella storia della città. Continueremo a testa alta la nostra azione politica e amministrativa sempre per il bene di San Salvo e dei suoi cittadini”.
Ma se in sede di Consiglio è mancata la discussione, non mancano neppure le note della maggioranza, in merito: “L’Amministrazione comunale di San Salvo in ordine alle richieste di San Salvo Democratica, e al netto di tutte le valutazioni sulle responsabilità penali espresse nella mozione presentata circa: 1) l’avvio delle procedure per la nomina definitiva del comandante della Polizia municipale; 2) le azioni a tutela dell’Ente comunale; 3) promuovere ogni forma di marketing per riavvicinare ai cittadini il corpo della Polizia municipale precisa che con scritto dello stesso avvocato del Comune, le scelte operate dalla Giunta Marchese nel marzo 2010 hanno compromesso del tutto la possibilità di nominare un nuovo comandante. Infatti Benedetto Del Sindaco, a cui era stata data fiducia sino a 3 mesi prima, è stato rimosso ma non è stato privato della qualifica di comandante. Anzi è stato creato per tale comandante un servizio ad hoc, quello del contenzioso, con ulteriore spesa a carico dei cittadini, con ulteriore conferma della responsabilità di servizio e conseguenti riconoscimento di indennità. Quelle scelte – affermano dal Comune – impediscono oggi di fare un concorso per un nuovo comandante. Quanto alla seconda questione il Comune di San Salvo ha provveduto, al fine di tutelare l’immagine della Polizia municipale ed in attesa delle decisioni della Magistratura, a sospendere dal servizio coloro che sono stati raggiunti da provvedimenti della Giustizia. Quanto alla terza questione sollevata dalla mozione di Ssd si evidenzia come le operazioni “Task force rifiuti”, “Task force abusivismo”, “Mare Legale”, la preparazione delle strutture e l’attuazione del vigile di quartiere e soprattutto il lavoro quotidiano di coloro che continuano a mettersi al servizio della città, sebbene in una difficoltà di organico e di limiti del bilancio, può essere la migliore via per superare le distanze create dopo tante divisioni, liti e risentimenti di decenni, fra la popolazione e la Polizia municipale. Da alcune settimane sono entrati in servizio i vigili estivi, se le norme del personale sul bilancio lo consentiranno, potranno essere prorogativi fino al 31 dicembre”.
Insomma, la discussione che è mancata in Consiglio è stata ampiamente recuperata a suon di comunicati, anche se difficilmente lo “scambio” a distanza soddisferà l’opposizione.