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La Magnacca attacca Renzi parlando di confusione, scelte affrettate, approssimazione

tiziana magnaccaQuesto è il testo di una lettera inviata dal sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca al quotidiano abruzzese Il Centro. Nel documento, il primo cittadino non risparmia attacchi al presidente del Consiglio reo di aver ridotto gli enti locali, Comuni in primis, a meri esattori dello Stato. Ecco la lettera.

“Dallo scorso febbraio, da quando  Matteo Renzi è il presidente del Consiglio dei ministri, il governo ha iniziato una continua e costante operazione di marketing elettorale. Stiamo assistendo a un’intensa attività di spot e di effetti annuncio, ma che oltre alle parole non sta producendo risultati nei confronti dei cittadini. Si tratta di semplici azioni auto promozionali, che stanno invece mettendo in seria difficoltà gli amministratori comunali e provinciali.

Si è proceduto, in questi primi mesi, giorno dopo giorno,  a tagliare le risorse agli enti locali, che sono stati lasciati nelle condizioni di non potere più garantire servizi ai cittadini, questi ultimi vessati da una tassazione che invece di essere semplificata è stata moltiplicata in numero e nelle somme da pagare.

Con le sue azioni il presidente Renzi sta rumorosamente smentendo se stesso. Il premier, appena insediatosi a Palazzo Chigi, ha scritto a tutti i sindaci d’Italia chiedendo ai suoi colleghi di indicare e inviare con urgenza la documentazione per interventi per rimettere in moto la scuola italiana per una rinascita che passa anche e soprattutto attraverso l’edilizia scolastica.

Situazione ancor più incredibile quella che si è determinata chiudendo i cordoni della borsa azzerando i trasferimenti dello Stato verso i Comuni senza fornire né linee di indirizzo né indicando le azioni attivabili negli enti locali.

Confusione, scelte affrettate, approssimazione mettono in grosse difficoltà i sindaci che sono stati lasciati soli a se stessi anche per le decisioni da prendere in materia di fiscalità comunale.

Sorte ancora più avversa per le province lasciate nello sbando più completo con responsabilità dirette per l’edilizia scolastica e la viabilità. Mancanza di interventi per le case vuote le cui ripercussioni ricadono sulle spalle dei sindaci a cui si rivolgono i cittadini non sapendo con chi prendersela se manca il riscaldamento in classe, non vengono ripulite dalla neve o asfaltate le strade provinciali, o non c’è lo sfalcio dell’erba fuori dagli edifici scolastici.

Come sindaci siamo alla sfinimento. Molti di noi sono stati messi in condizione di dover alzare bandiera bianca. Non siamo in grado di dare delle risposte ai nostri concittadini. Tutto questo è umiliante e mortificante.

Come sindaco di San Salvo a Matteo Renzi voglio dire: si ricordi prima di tutto di aver indossato per alcuni anni la fascia tricolore. Si renda conto di come i Comuni siano percepiti dai cittadini come il primo tassello dello Stato. Non può pensare di ridurre i sindaci al ruolo di semplici esattori dello Stato. Non è questa la ragione per la quale si è dato vita al sistema delle autonomie locali”.

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