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Ad Austin Iannone accarezza il sogno podio

Iannone_2014È stata una corsa a dir poco anomala quella vissuta nella domenica della MotoGP sul circuito texano di Austin. Già al via un confuso Jorge Lorenzo scatta dalla griglia con qualche secondo di anticipo sullo spegnimento del semaforo e si becca un bel ride through lasciando strada completamente libera alla fuga delle Honda ufficiali di Marc Marquez, davvero un altro pianeta su questo tracciato, e Dani Pedrosa. Alle loro spalle, però, ecco la sorpresa che non ti aspetti, ma nella quale speri  sempre: dopo la prima curva al terzo posto si staglia un monumentale Andrea Iannone che porta la sua Ducati Pramac davanti alle rosse ufficiali. Il vastese guida con grinta e non molla neanche quando, dopo 6 giri, Valentino Rossi, al termine di una furiosa rimonta, prova a stargli davanti. Iannone replica immediatamente e da quel momento  il Doctor non ha avuto più occasione di infastidirlo.

Andrea continua la sua corsa senza mai voltarsi indietro, spinge forte, ma al 15 giro deve abdicare e rimettere nel cassetto il sogno di centrare il primo podio in MotoGP. Le gomme cedono (era già successo al compagno di marca Cal Crutchlow costretto a cambiare la posteriore e allo stesso Rossi relegato pian piano in ottava posizione) e Iannone deve alzare bandiera bianca dinanzi agli attacchi di Andrea Dovizioso, alla fine terzo con grande gioia per Dall’Igna e tutto il team Ducati, Stefan Bradl, Bradley Smith e Pol Espargaro.

Per il vastese arriva, comunque, un buon settimo posto che rappresenta il suo miglio risultato in 18 gran premi di MotoGP e che gli consente di posizionarsi sul sesto gradino della classifica generale con 15 punti

Sono soddisfatto del risultato di oggi – ha twittato a fine gara Andrea – ma potevo fare meglio se non avesse ceduto la gomma. Ho spinto finché ho potuto, poi a metà gara il grip dell’avantreno è calato di colpo rendendo sempre più pericoloso spingere perché si chiudeva lo sterzo. Non capisco perché sia calata così tanto la gomma, durante le prove usavamo la stessa mescola e non si consumava così. Questa è stata la mia prima gara buona in MotoGP dopo un anno difficile per Ducati, stiamo crescendo!”

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