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Primarie di Fratelli d’Italia, si vota fino alle 18

Sono iniziate ieri mattina alle 9 e finiranno alle 18 di oggi pomeriggio le operazioni di voto per le primarie di Fratelli d’Italia, in piazza Diomede a Vasto, per raccogliere le indicazioni degli elettori di centrodestra e tutti i cittadini circa la nomina dei delegati al congresso nazionale (in lizza Marco di Michele Marisi ed Etelwardo Sigismondi) che dovranno scegliere il presidente, il simbolo del partito e determinati punti di programma, tra cui l’elezione diretta del Presidente del Consiglio e l’utilizzo delle primarie anche per scegliere il leader candidato premier.
primarie-fratelli d'italia - 14 - di michele marisi“Sono le prime primarie nel centrodestra in Italia – ha sottolineato ieri mattina Marco di Michele Marisi – e i cittadini stanno rispondendo bene a questa chiamata alle urne; nel momento in cui il voto sembra essere diventato qualcosa di antipatico e si registra un grande scollamento tra politica e cittadini, per via di governi che si succedono senza la legittimazione del voto popolare e di leggi elettorali che prevedono liste bloccate, noi rispondiamo chiamando alle nostre urne i cittadini”.
“Oggi – ha invece sottolineato Sigismondi – non solo diamo vita a una grande festa della partecipazione popolare che si celebra in tutta Italia, ma – come primo partito del centrodestra a utilizzare questo strumento – finalmente rompiamo un tabù che per troppi anni ci ha tenuto lontano da questo tipo di consultazioni, che invece sono un valido strumento di partecipazione. FdI è nata per una divisione interna al Pdl, anche perché abbiamo contestato a Berlusconi di aver prima indetto le primarie e poi averle ritirate senza passare attraverso nessun organo di partito; noi abbiamo mantenuto fede all’impegno nato da quell’esigenza, ed eccoci in piazza a dar vita a questo importante appuntamento”.
Un appuntamento che per Sigismondi in futuro è opportuno ripetere anche in ambito amministrativo e regionale: “Ritengo che le primarie-fratelli d'italia - 11 - sigismondiprimarie siano un importante strumento per individuare anche il candidato sindaco alle prossime amministrative, ma non lo dico da oggi; il giorno stesso in cui è uscito il dato elettorale delle scorse comunali ho sottolineato che con il voto i cittadini comunicano qualcosa alla classe politica, e in quella occasione hanno comunicato il loro disappunto nei confronti delle scelte delle segreterie di partito, che hanno agito attraverso logiche lontane dalla gente, appartenenti a un vecchio modo di fare politica. Le primarie vanno quindi promosse prima del primo turno, per evitare quelle affannose alleanze che scontentano sempre qualcuno. Quindi sì alle primarie a livello amministrativo e ritengo che potrebbero essere utili anche a livello regionale; in questa situazione che si è venuta a creare è giusto che il centrodestra non dia nulla per scontato e intraprenda una campagna elettorale sui contenuti, ma anche per vedere chi dev’essere il candidato presidente: una candidatura di Gianni Chiodi che passasse attraverso le primarie non potrebbe che rafforzare la sua posizione; una prova lampante di questo meccanismo l’abbiamo avuta a Vasto, dove il sindaco Lapenna ha rafforzato la sua posizione all’interno del centrosinistra proprio passando dalle primarie”.
Sigismondi ha anche tenuto a precisare che la sua posizione non mette in discussione la figura politica dell’attuale presidente della Regione Abruzzo, “ma se fossi Gianni Chiodi, sarei io stesso a chiedere le primarie, proprio contro quei ‘falchi’ che in qualche modo lo mettono in discussione. Per tutto il lavoro che ha fatto è una sfida che potrebbe lanciare a tutto il popolo del centrodestra e Fratelli d’Italia sarebbe pronta a raccoglierla, considerato che fortunatamente siamo un partito piccolo, ma destinato a crescere, sia perché rappresentiamo l’avanguardia per quanto riguarda i programmi, infatti tutto ciò che dice FdI dopo qualche tempo viene scopiazzato da tutto il centrodestra, e sia perché abbiamo amministratori quotati su tutto il territorio, basti pensare al vicepresidente della Provincia di Chieti, ai numerosi amministratori comunali – tra cui il presidente del Consiglio comunale di Chieti -, senza contare che abbiamo un assessore e due consiglieri regionali, quindi abbiamo persone qualificate anche per iniziare eventualmente a ragionare di nostre candidature; sempre però per far crescere il centrodestra e battere il centrosinistra, che quando è stato al governo regionale ha deluso profondamente, anche negli stessi settori, come quello sanitario, su cui oggi attaccano”.

n.l.

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