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Sul Consorzio di Bonifica chiesta la convocazione della Commissione provinciale

Consorzio di bonificaSarà il primo punto in discussione al prossimo Consiglio comunale che, come anticipato da Giuseppe Forte presidente dell’Assise civica, verrà convocato entro la fine di novembre. La complessa quanto disastrata situazione del Consorzio di Bonifica Sud resta al centro del dibattito politico e, dopo la mozione presentata dallo stesso Forte in Provincia ed approvata, è ancora una volta un esponente del PD ad alzare la voce.

Si tratta di Camillo D’Amico, capogruppo dei Democratici a Chieti, che ha inoltrato al presidente dell’Ente, Enrico Di Giuseppantonio, e al presidente della Commissione consiliare “Agricoltura, Caccia e Pesca”, Franco Moroni, una richiesta di convocazione commissione competente su “situazione finanziaria e debitoria del Consorzio di Bonifica Sud con sede a Vasto”

Nel documento si legge:

“…torno ad insistere con le SS LL per una solerte ed urgente convocazione della commissione consiliare “Agricoltura, Caccia e Pesca” per audire il direttore ed il presidente del collegio sindacale del consorzio di bonifica Sud con sede a Vasto.

L’argomento, già trattato in Consiglio Provinciale su una mozione presentata dal collega Giuseppe Forte, non ha affatto chiarito ed esaudito i tanti dubbi e le perplessità che incombono su una gestione molto discussa sul piano pratico e politico che non da contezza di quanto, allo stato attuale, sia la reale consistenza dei debiti.

La provincia di Chieti è uno dei soggetti pubblici maggiormente finanziatori del consorzio di bonifica Sud tanto che, il direttore, ne cita anche importanti cifre versate di recente relative ad annualità pregresse per la contribuenza nella relazione che accompagna la proposta di bilancio di previsione del 2013 ed ha garantito, con il proprio voto, la riuscita e la regolarità delle ultime due elezioni.

Nella denunciata situazione di difficoltà finanziaria della provincia di Chieti questa prospettiva non solo preoccupa ma andrebbe esclusa in ogni modo.

L’urgenza dell’audizione che richiedo è anche propedeutica a scongiurare il ricorrere all’emissione di una cartella straordinaria a carico della contribuenza tutta per porre rimedio alla “voragine” di debiti che, voci sempre più insistenti, danno per certa.

Il consorzio da mesi non paga i dipendenti, entrati in stato d’agitazione,  non ha più il servizio di tesoreria bloccato dalla CariChieti e debiti consistenti con fornitori, Enel, Agenzia delle Entrate, enti previdenziali, legali, etc.

Una situazione disastrosa ed insostenibile che richiederebbe maggiore assunzione di responsabilità anche da parte della regione Abruzzo che potrebbe esercitare il diritto sostitutivo di governo con la nomina di un proprio commissario.

Attualmente nessun rappresentante delle organizzazioni professionali agricole è presente negli organi di governo e di controllo del consorzio perché dimessosi.

Chiedo a Voi un atto di ascolto e di responsabile attenzione a questo problema”.

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