Era cominciata con una richiesta di pagamento per tickets vacanza di ben 245 euro e finirà tra i banchi delle aule di tribunale di Roma: questo in breve il percorso di un probabile tentativo di truffa ai danni di un titolare di carrozzeria nella vicina Cupello, ora nella parte dell’accusatore nei confronti di Vincenzo Antonio Lammoglia, 48 anni di Viggiano (Pz) e Antonia Pedà, 53 anni di Motta S. Giovanni (Rc).
I fatti hanno inizio nel gennaio 2010 quando Fernando Costantini si vede recapitare un fax di tre pagine a firma dell’avvocato Serafina Vaccaro di Roma per conto della Fcs 2000 Viaggi di Roma nel quale si chiedeva il pagamento di 245 euro per l’acquisto di un “Kit biglietti buoni vacanza”. Da lì è cominciato il tormento per l’imprenditore cupellese che il mese successivo viene citato dinanzi al giudice di Pace per poi vedersi offrire il ritiro della citazione a fronte del pagamento immediato di 385 euro.
Costantini prova a ricostruire l’accaduto risalendo auna telefonata nella quale gli si proponeva un sondaggio riservato al suo settore di attività e al quale doveva rispondere si o no con le prime domande tutte dedicate alla conferma dei dati anagrafici della sua attività.
Poco dopo, l’uomo si vede recapitare un plico contenente “4 buoni vacanza relativi a quattro settimane di soggiorno pernottamento validi per quattro persone in una qualunque strutture alberghiere convenzionate, il tutto per 245 euro” ma pensa che sia semplice pubblicità e lo cestina.
Costantini decide allora di rivolgersi alla locale stazione dei carabinieri e sporge denuncia. Da lì parte una prima ricognizione proprio sul web dove gli inquirenti cominciano a disegnare la portata della presunta truffa che vede nel ruolo di vittime parecchi imprenditori: alcuni avranno anche pagato quanto richiesto, ma altri seguiranno le orme di Costantini, la cui causa avrà inizio il 12 febbraio 2013.
