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PpV: sulla questione taxi, surplace ciclistico dell’Amministrazione

taxiNuovo affondo di Massimo Desiati e Progetto per Vasto sulla ormai annosa vicenda del servizio taxi nella città di Vasto. Dopo l’approvazione della Delibera di Giunta che stabiliva l’istituzione del servizio già nel dicembre 2012; dopo il bando di assegnazione delle licenze del febbraio 2013 e la pubblicazione della graduatoria provvisoria in aprile, secondo il movimento di opposizione nulla è stato fatto di concreto per giungere a una effettiva attivazione del servizio. Ecco il testo del comunicato con il quale Desiati torna sulla vicenda non lesinando una stoccata anche all’assessore Marra:

“Così Marra: “Capiamo l’esigenza di opporsi politicamente a questa Amministrazione ma anche l’opposizione dovrebbe evitare la pura demagogia. L’esperienza politica del consigliere Desiati dovrebbe presupporre la conoscenza anche dei tempi amministrativi” ed ancora: “Ci sono altri adempimenti da portare avanti: predisposizione di uno studio di fattibilità per la stazione telefonica, l’adeguamento dei mezzi da parte di tutti gli operatori, in attesa di ciò sono già state individuate le piazzole di sosta“.

Vale la pena ricordare che furono proprio un’interrogazione consiliare del Maggio 2012 e le insistenze di “Progetto per Vasto” che indussero l’Amministrazione comunale a mettere mano all’istituzione del servizio Taxi a Vasto, ne derivarono il bando e l’assegnazione di cinque nuove licenze.

Ma nonostante la sua irritazione, ancora oggi, assistiamo al ciclistico “surplace” dell’Assessore che non riesce a risolvere le questioni logistiche legate al servizio. Ne è controprova un’accorata nota della Confartigianato, del 13 settembre, con cui si chiede un incontro urgente per adeguare il servizio alle norme di legge ma anche per “migliorare un regolamento comunale che presenta diverse incongruità … e per riportare una situazione di legalità ed equa concorrenza tra le aziende operanti nel settore” .

Ad oggi non ci sono stalli assegnati  completi di segnaletica orizzontale e verticale né colonnine pubbliche di chiamata e neanche un servizio radio taxi o un numero unico da chiamare come avviene in tutte le città, non esiste un sistema di turnazione, i tassametri non sono stati ancora “piombati” e si va avanti con pubblicità “private” e sconti sul tassametro, ingenerando un sistema di concorrenza vietato dalle norme nazionali ed europee che qualificano il taxi come servizio pubblico.

Dopo essere riusciti a scuotere l’Amministrazione comunale con insistenze e solleciti, dobbiamo prendere atto di quanto essa non stata ancora in grado di organizzare il servizio Taxi e che, a stagione turistica estiva appena terminata, solo qualcuno sa che, almeno teoricamente, il servizio taxi esiste e pochissimi sanno come si fa a prenderne uno”.

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