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Società partecipate, cambia il dirigente e PpV torna alla carica

ppv-conferenza stampa-pulchra - 6È stata definita “una furbata” la decisione da parte del sindaco Luciano Lapenna di conferire l’incarico di direzione del Servizio “Società partecipate” ad “altro dirigente che non fosse quello nominato nel C.d’A. della Pulchra Ambiente spa” che insieme “all’espediente di esonerare l’altra dipendente comunale nominata nel C.d’A. Pulchra dal ruolo di responsabile delle ‘Società partecipate’ non spostano di una virgola quanto espresso nelle motivazione del nostro ricorso al Tar circa la nullità delle nomine”. È quanto sostenuto nella conferenza stampa di questa mattina da Massimo Desiati e Valerio Ruggieri, di Progetto per Vasto, che non hanno affatto gradito l’intervento del sindaco, dopo che aveva liquidato come “quisquilie formali” le contestazioni sollevate dal movimento.
In realtà non è stata mai espressa dall’amministrazione la volontà di rimediare alla situazione di incompatibilità denunciata da PpV, ma per i rappresentanti del movimento di opposizione, la “tempistica” non lascia spazio a dubbi: “Egli (il sindaco, ndr) ha ritenuto dover, in fretta e furia ed il giorno prima dell’annunciata notifica del ricorso al Tar, sollevare il nominato avvocato Mercogliano nel C.d’A. della Pulchra dall’incarico di Direzione del Servizio ‘Società partecipate’, affidandolo ad altro dirigente, e sottrarre alla dottoressa Di Mascio la responsabilità del servizio prima conferito, supponendo fossero sufficienti tali escamotages per la soluzione del problema”. Un riconoscimento di fatto, quindi, alla validità delle perplessità rilevate da PpV che però, per Desiati poco cambia nella sostanza: “Manovra totalmente inutile in ordine alla denunciata posizione di incompatibilità da cui deriva la nullità dell’atto e pertanto abbiamo dato incarico ai nostri legali di procedere all’iscrizione a ruolo del ricorso precedentemente solo notificato alle parti”.
Ma c’è anche un problema procedurale a monte dello stesso problema: le nomine, le designazioni e le revoche dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e altre istituzioni, secondo una delibera del Consiglio comunale del 18 giugno 2011, devono essere effettuate “sentiti i capigruppo consiliari” e devo essere comunicate al Consiglio in occasione della prima seduta successiva, cosa che, ha denunciato Desiati non è avvenuto per il caso in discussione.
Dopo aver quindi confermato la volontà di procedere con il ricorso al Tar, Ruggieri ha poi posto tre domande pubbliche al sindaco Lapenna: “Il sindaco ci dica perché il Comune di Vasto non espleta i regolari concorsi per le assunzioni per i dirigenti; se risponde con la scusa della spending review e il blocco delle assunzioni, mente, perché quando si è insediato, 7 anni fa, non c’era certo questa situazione; e poi ci dica perché mentre l’ex direttore generale dal 2001 al 2009 ha preso 87mila euro l’anno e solo nell’ultimo anno è arrivato a 11mila euro, Mercogliano già dal 2010 prendeva 103mila euro, diventati successivamente 110mila. Perché un dirigente a tempo determinato agli inizi guadagna come l’ex direttore generale a fine carriera?”.
L’affondo conclusivo Ruggieri lo riserva per l’ultima domanda: “Il sindaco dica un solo vero atto con il quale avrebbe rinnovato e rilanciato l’azione amministrativa, dica qual è la ‘ragione politica e morale’ per cui ha ritenuto di nominare un dirigente colpito da avvisi di garanzia. Fermo restando la presunzione di innocenza c’è un problema di opportunità politica da affrontare”.

n.l.

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