Partirà questa sera alle 22.00 e fino alle 6.00 di venerdì lo sciopero dei benzinai nelle aree di servizio poste lungo tutte le tratte autostradali, tangenziali e raccordi. Una decisione assunta congiuntamente da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio contro l’indifferenza del Governo alle denunce dei gestori. In una nota diffusa i sindacati di categoria lamentano il fatto come non vi sia “Nessun intervento per esercitare le prerogative istituzionali indirizzate a garantire il rispetto delle leggi e degli accordi formalmente sottoscritti. Nessuna attività di mediazione fra le parti per impedire un vero e proprio ‘olocausto economico’ perpetrato ai danni di centinaia di imprese di gestione e di oltre 6.000 lavoratori cui viene violentemente sottratto reddito e posto di lavoro”.
Il tutto mentre arrivano gli allarmi forti sul prezzo dei carburanti che in Italia è molto più alto che nel resto d’Europa e non solo, anche gli aumenti sono maggiori quando scattano. “Il rincaro è prevalentemente dovuto ad un aumento del greggio e della domanda – ha detto il ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato – e per questo i petrolieri aumentano il prezzo. Ho già disposto un richiamo ai petrolieri chiedendo loro di tenere conto della situazione del nostro Paese. Stiamo predisponendo un richiamo perché non ci siano aumenti”.
Ai disagi dovuti allo sciopero dei distributori si aggiungono anche il ridimensionamento della tratta di Asse attrezzato in direzione Chieti-Pescara con il restringimento a una sola corsia per lavori di adeguamento fino al 18 agosto, giorno in cui, però, verrà chiuso lo svincolo dell’autostrada A14 Chieti-Pescara Ovest che resterà off limits anche per tutto il giorno successivo.
