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I grillini chiedono alla Amato di lasciare il Consiglio comunale

maria-amatoSembra non esserci proprio un giorno di pace per la coalizione di centrosinistra che governa la città. In una settimana che ne ha viste e sentite di tutti i colori, arriva anche la stoccata del Movimento 5 Stelle con una nota con la quale chiedono le dimissioni da consigliere comunale dell’onorevole Maria Amato. Ecco i passaggi fondamentali:

“Sempre presente a Palazzo Madama il Senatore Gianluca Castaldi (oggi presente in città, ndr) – sempre presente anche la Amato quando si tratta di votare e, quindi, di godere del beneficio remunerativo suppletivo previsto dalla legge. Per il resto, le sue assenze a Montecitorio sono tante al pari dei suoi colleghi di partito, di coalizione e di maggioranza. Spicca la presenza dell’Onorevole Amato, invece, nelle importanti ultime sedute consiliari al Comune di Vasto dove si trattava di scongiurare una clamorosa non approvazione del bilancio consuntivo e, quindi, la caduta del sindaco Luciano Lapenna.

Ricordiamo  all’Onorevole Amato, qualora lo avesse dimenticato, che un parlamentare veste i panni di “sindaco di un intero territorio, di una popolazione, di ciascun cittadino vi risieda”, ragion per cui l’Alta responsabilità di cui è stata investita alle elezioni di febbraio cozza sotto ogni aspetto, etico, morale e civile con la carica di consigliere comunale che è mera espressione di una singola parte di elettorato.

Il Movimento 5 Stelle di Vasto chiede pertanto le immediate dimissioni da consigliere comunale, al fine di sgombrare il campo da una serie di ombre poco edificanti per il soggetto politico, ma soprattutto per dare un chiaro segnale di coerenza e di volontà nel dare un concreto contributo allo svecchiamento di mentalità della politica.

Basta con i doppi incarichi, l’Onorevole Maria Amato è membro sia dell’assemblea regionale che di quella nazionale del partito democratico”.

A onor del vero toccherebbe alla Giunta per le elezioni del Parlamento vigilare sulla legittimità degli incarichi istituzionali e far rispettare la legge. Soprattutto il Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011 che al Titolo IV  art.13 comma 4 recita: “La carica di parlamentare è incompatibile con qualsiasi altra carica pubblica elettiva”.

A sostituire la Amato in Consiglio comunale entrerebbe Tranquillo Luciano Gentile, che, qualora non dovesse accettare la surroga, lascerebbe il posto a Marino Artese.

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

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