
“Si torna a segnalare che a flussi intermittenti, sono riprese ad avvertirsi, nell’area dell’impianto di depurazione, emissioni irritanti provenienti dall’area industriale di Vasto Punta Penna, con venti insistenti da NW (320 °-360°).”
Questa la segnalazione arrivata dal Coniv, riguardante in particolare le giornate del 7, 13 febbraio e nella mattinata del 14 febbraio. Nella stessa lettera, “si invitano nuovamente tutti gli Enti di competenza, ad intervenire con la massima urgenza e decisione al fine di individuare l’origine di tali fenomeni ed attivare tutti provvedimenti utili alla rimozione definitiva del problema” e contestualmente si denunciano i disagi dei dipendenti interni ed esterni.
Il circolo di Rifondazione Comunista “Sante Petrocelli” di Vasto, ha subito rilanciato l’allarme denunciando: “Quando pensiamo all’Abruzzo come Regione dei Parchi evidentemente pensiamo a una cartolina sempre più sbiadita: già da un po’ di tempo l’Abruzzo è diventata terra di conquista da parte di investitori che puntano a realizzare impianti di forte impatto ambientale con bassa occupazione, dalle centrali a biomasse a impianti di rigenerazione di acidi, o impianti di estrazione petrolifera, scegliendo come ubicazioni Riserve regionali, Parchi e laghi, ovvero quei luoghi che dovrebbero essere deputati ad un altro tipo di sviluppo: la valorizzazione del territorio a fini di eco sostenibilità turistica che in molti angoli del mondo crea occupazione e benessere per chi li abita. Ma chi ha in mano il potere del Governo Regionale non crede al progresso sociale: la nostra Regione ha scelto la strada della sudditanza medioevale e del provincialismo economico, grazie soprattutto a quelle Istituzioni Pubbliche che davanti ai poteri forti, con l’evidente avvallo della politica, piegano la schiena e si levano il cappello, intimoriti da flotte di avvocati e tecnici asserviti”.
“L’ultimo caso clamoroso – sottolineano da Rifondazione Comunista – è quello del Progetto Recogen di Puccioni SPA che ha ottenuto il parere positivo della Conferenza dei Servizi di martedì scorso, a seguito del parere positivo espresso dalla Commissione VIA. Una Commissione che, in pochi mesi, ha esaminato due volte il progetto esprimendo due pareri opposti: prima un no secco e, successivamente, un parere “positivo con prescrizioni”. Con la stessa formula si sono comportate la ASL e ARTA.”
“Poi capita però che il CONIV – conclude la nota – la società che gestisce il depuratore di Punta Penna indirizzi al Comune, agli uffici appena citati di Regione, ASL, ARTA, ed anche a Provincia, NOE dei Carabinieri, e COASIV una lettera, datata 14 febbraio che” recita come sopra descritto. “È ora che la politica recuperi auterevolezza, per riconsiderare il bene collettivo prioritario rispetto a qualsiasi interesse particolare di qualche investitore.”
n.l.