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Sisma de L’Aquila: la rabbia degli albergatori che hanno ospitato gli sfollati

Cari giornali, vi mando questa lettera aperta questo sfogo per mettervi a conoscenza di una vicenda al quanto incresciosa a dir poco.

La Management Felicioni è una società da me amministrata che gestisce un Hotel a Pineto ed un Residence a Roseto degli Abruzzi, e ci siamo messi a disposizione immediatamente per ospitare gli aquilani che avevano perso un tetto nella tragica notte del 06.04.2009.

Da allora in base alle convenzioni tra la Regione e le organizzazioni di categoria abbiamo cominciato a maturare i corrispettivi per quella ospitalità.

Purtroppo però nessuna delle scadenze relative ai pagamenti è stata in effetti rispettata, ma ovviamente ci siamo guardati bene dal far venir meno la nostra disponibilità nei confronti dei nostri ospiti aquilani, con i quali abbiamo stabilito dei rapporti umani tali che ci hanno lasciato comunque una incommensurabile ricchezza interiore. Ma i conti ai fornitori bisognava e bisogna comunque pagarli.

Ovviamente abbiamo avuto noi e tanti colleghi albergatori molti problemi e complicazioni finanziarie per via del ricorso a varie forme di finanziamento per poter sopperire ai ritardi di pagamento che rimanevano una costante in tutto questo periodo.

Né questi problemi potevano essere risolti dalla lettera di ringraziamento che l’allora presidente del Consiglio Berlusconi ci recapitò a Natale 2009 e dal capo della Protezione civile.

Per andare sul concreto devono esserci ancora saldate le fatture da luglio 2010 in poi, fatti salvi degli anticipi che ci sono stati versati, e addirittura da giugno 2012 ricevemmo assicurazioni, tramite comunicati stampa dell’imminente pagamento dei corrispettivi, così come a settembre e dicembre scorso.

Ma a causa degli avvicendamenti governativi, nuove procedure per la verifica già mandate a suo tempo agli organi preposti e infine delle dimissioni del presidente Chiodi da commissario per la ricostruzione, ad oggi gli intrecci burocratici dei quali siamo assurdamente in balia non consentono agli albergatori abruzzesi di ricevere il nostro dovuto e che in realtà verrà destinato ad estinzione dei debiti assunti per tenere fede all’impegno preso con i nostri fratelli vittime del terremoto, con la regione e con lo stato.

Nel frattempo i crediti da noi vantati non sono più bancabili, giacché il sistema bancario li rifiuta e li reputa pressoché immondizia, mentre la Soget ed Equitalia esigono i tributi come se tali somme fossero state incassate ne accettano, il pagamento di questi crediti come massa liquida ma non esigibile.

Nel frattempo abbiamo anche appreso che i mandati di pagamento inviati alla Banca d’Italia di L’aquila per effettuare i saldi sono stati rimandati indietro a Roma in quanto non era ben chiaro quale ufficio e come avrebbe dovuto portare a termine iter burocratico, in un rimpallo senza fine di compiti e responsabilità tra Roma e L’Aquila, dove il problema più grosso pareva essere quello di riuscire ad inviare dall’Aquila a Roma le fatture degli albergatori.

A conclusione di questo sfogo vorremmo solo sapere chi dobbiamo personalmente ringraziare così lo vado a trovare.

A presto attendo Lino Felicione
Amministratore di Management Felicioni srl

Questa la missiva che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo nella sua interezza per dovere di cronica. Naturalmente rimaniamo in attesa di un’eventuale risposta di coloro che sono stati chiamti in causa.

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